Carona, cade il Consiglio comunale
Si sono dimessi 6 consiglieri su 10

La avvisaglie a Carona c’erano state già nella scorsa settimana, ma è ufficiale da stamattina, sabato 14 maggio, quando le dimissioni di sei consiglieri comunali su dieci, tre della maggioranza e tre della minoranza, hanno determinato la caduta automatica del Consiglio comunale e del sindaco Gianalberto Bianchi.

La Prefettura, che ora dovrà nominare un commissario, in attesa delle elezioni, è stata informata. A dimettersi sono stati Tarcisio Migliorini, vicesindaco già dimissionario, Angelo Bagini e Giancarlo Pedretti per la maggioranza, Mauro Arioli, Giorgio Bianchi e Franco Musati per la minoranza.

L’amministrazione comunale di Carona era in bilico dopo che, nell’ultima seduta consiliare di sabato 7 maggio, il bilancio di previsione non era passato per il voto contrario, oltre che di due componenti della minoranza, anche di tre consiglieri di maggioranza. Cinque a cinque il voto finale con tutti i punti relativi al bilancio che erano rimasti sulla carta.

Migliorini era in conflitto con il sindaco Bianchi soprattutto per la vicenda dell’asilo statale (che verrà spostato da Carona a Branzi, dove chiuderà la materna parrocchiale). Migliorini, Bagini e Pedretti contestano le modalità di gestire l’amministrazione da parte del sindaco.

«Un atteggiamento troppo autoritario - aveva commentato Migliorini settimana scorsa -. Anche per il bilancio ha deciso tutto lui, senza sentire gli altri componenti del gruppo. Abbiamo analizzato il programma elettorale di due anni fa, facendo presente al sindaco quanto non era stato ancora fatto. Ci sono opere che potevano essere realizzate e invece ci si è orientati su altro». Tra i punti contestati l’aumento di capitale per 560 mila euro della Brembo Super Ski, la società di gestione degli impianti di risalita, dei Comuni di Foppolo, Carona e Valleve: «Le seggiovie sono importanti ma le cose vanno decise insieme», avevano sottolineato i tre consiglieri.

Il sindaco Bianchi aveva replicato: «Questo bilancio è il futuro del paese: è stato condiviso con tutta la Giunta e con parte dei consiglieri. A monte c’era già una variazione di bilancio, approvata da tutti, che deliberava il trasferimento dei fondi alla società degli impianti di risalita. Ora dovevamo solo confermarla e avevamo tutti i pareri favorevoli sull’operazione. Quei fondi arrivano dagli accertamenti Ici dell’Enel, non si accendeva alcun mutuo. E con l’avanzo di bilancio avevamo a disposizione 300 mila euro per altri lavori in paese. C’è l’accordo per un’ulteriore verifica e resto fiducioso in una soluzione positiva entro fine mese».

Ma la soluzione positiva non c’è stata perché la spaccatura nella maggioranza non si è ricomposta e a dare il colpo di grazia c’è stata anche la decisione della minoranza che si è dimessa per «la scarsa fiducia nell’operato del sindaco» come ha detto stamattina Arioli.

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