Covid, crescono i contagi ma non più in modo esponenziale. I dati della settimana

Il tasso di incidenza in Bergamasca nella settimana 05-11 gennaio è pari a 2.291 nuovi casi per 100.000 abitanti (ovvero 22,91 per 1.000, nella metrica utilizzata a livello di singoli comuni).

Questi numeri determinano un ulteriore incremento della curva epidemica, così come rilevato già da diverse settimane (progressivamente, 1.708 nuovi casi per 100.000 abitanti la settimana scorsa, 584 di quella precedente ancora, 188 tre settimane fa e 107 di un mese fa) .

Ecco il comunicato di Ats Bergamo:

«La parziale novità è che l’incremento di questa settimana appare più di natura lineare che non esponenziale come è stato nelle ultime 4 settimane ; prima di poter affermare, tuttavia, che siamo in presenza dei primi segnali, sia pur timidi, di raffreddamento della curva, è opportuno verificare l’effetto della riapertura delle scuole, nonché la diminuzione della richiesta di tamponi che, apparentemente, si sta iniziando a verificare in questi ultimi giorni .

Nessun Ambito Territoriale risulta essere Covid free. Tutti gli ambiti hanno visto incrementi dei tassi di incidenza sui 7 giorni monitorati rispetto alla settimana precedente, seppur in maniera più contenuta rispetto a quelli rilevati la scorsa settimana.

I territori con tassi di incidenza superiori alla media provinciale risultano essere l’Ambito di Isola Bergamasca (2.636 casi incidenti negli ultimi 7 giorni ogni 100.000 ab contro i precedenti 1.988), Valle Imagna e Villa d’Almè (2.572 contro i precedenti 1.902), Treviglio (2.480 contro i 1.643 rilevati la scorsa settimana) e Dalmine (2.420 contro i 1.719 della precedente settimana).

Gli Ambiti con i tassi inferiori alla media provinciale, seppur in incremento anch’essi rispetto alla settimana precedente, sono: Valle Brembana (1.821 nuovi casi negli ultimi 7 giorni per 100.000 ab. contro i 1.114 di una settimana fa) e Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve (1.829 nuovi casi negli ultimi 7 giorni per 100.000 ab. contro i 917 di una settimana fa)».

Sono 132 i Comuni che si posizionano sopra il tasso di incidenza provinciale (ossia con tasso di incidenza negli ultimi 7 giorni maggiore del tasso medio provinciale di 22,91 nuovi casi ogni 1000 abitanti). Un solo paese nella Bergamasca resta Covid free ed è Averara, in Alta Val Brembana.

«Si ricorda sempre, come già evidenziato dal recente studio del Servizio Epidemiologico dell’Ats di Bergamo, come anche a livello locale, in linea con quanto riscontrato da altri studi nazionali ed internazionali, il rapporto tra positivi e tamponi molecolari diagnostici effettuati sia ampiamente superiore nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con ciclo completo, ossia i non vaccinati presentano livelli di positività ben superiori».

«Come ribadito anche dall’Istituto Superiore di Sanità, una più elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo , con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a contenere l’impatto dell’epidemia anche sostenuta da varianti emergenti».

Si evidenzia inoltre, come nelle persone vaccinate con ciclo completo (più con l’eventuale dose di richiamo), rispetto a quelle non vaccinate, nelle varie fasce d’età si riduca l’incidenza di contagio (per una quota pari al 65,5-76,1%) e soprattutto di malattia grave (per una quota pari all’82,9-93,3% per ricoveri ordinari e dell’89,9-97,1% per le terapie intensive) e decesso (per una quota pari al 78,9-96,7%), come ben documentato dai dati dell’Istituto Superiore di Sanità.

«Si ricorda altresì come a fronte dell’evidente impennata della curva epidemica anche a livello locale, favorita anche dalla presenza della variante Delta e dalla rapida e progressiva diffusione che ha avuto nell’ultimo periodo la variante Omicron nel nostro Paese, ampiamente sottostimati a causa di un sequenziamento che interessa solo chi viene sottoposto a tampone molecolare, diviene ancora più importante:

1. per chi ancora non è vaccinato, sottoporsi al vaccino, superando le resistenze ed i dubbi, avvalendosi di fonti scientifiche accreditate per avere informazioni scientificamente corrette sugli stessi;

2. per chi ha completato il ciclo vaccinale con la seconda dose e rientra tra i target che possono accedere alla terza dose sottoporvisi tempestivamente in modo da mantenere l’adeguato livello di copertura immunitaria.

3. per i genitori di bimbi di età compresa tra i 5 e gli 11 anni che hanno dubbi o timori riguardo al vaccino rivolto a questo target, parlarne con il proprio pediatra o consultare il sito dell’Istituto Superiore di Sanità che, alla pagina Vaccinazione anti covid ai bambini: cosa sapere, riporta tutto ciò che c’è da sapere e offre risposte alle domande più frequenti, mettendo anche a disposizione materiale utilizzabile per poter affrontare con maggior cognizione e con più tranquillità la scelta di vaccinare il proprio bimbo».

Da ultimo, non per importanza, «si ricorda che l’uso delle mascherine, in particolare delle Ffp2, rappresenta la principale barriera fisica indicata per ridurre le probabilità del contagio, la prima contromisura efficace, insieme al rispetto delle misure di distanziamento, soprattutto a fronte di una variante che si trasmette facilmente come la Omicron».

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