Inchiesta Foppolo, spunta maxitangente
«Un milione di euro per sbloccare il Pgt»

Nuova ondata di perquisizioni. Tra gli indagati l’ex senatore Enrico Piccinelli. Secondo la Procura era lui il destinatario dei soldi, ma poi il piano tanto agognato non andò a buon fine.

«Io con questa storia non c’entro, mi stanno calunniando». Di fronte ai militari della Guardia di Finanza che martedì mattina alle 7 sono entrati in casa e poi negli uffici a Bergamo, per eseguire le perquisizioni disposte dal pm Gianluigi Dettori, si è detto sorpreso, sicuro della propria innocenza, certo di essere stato tirato in mezzo, calunniato. Ma Enrico Piccinelli, 54 anni, ingegnere, già assessore provinciale all’Urbanistica, eletto in Senato con Forza Italia-Pdl nel 2013 e in Parlamento fino a marzo di quest’anno, è il nome nuovo del nuovo filone d’indagine della cosiddetta «inchiesta Foppolo» e l’ipotesi di reato che gli viene contestata fa scalpore: concorso in corruzione con altri otto indagati per una maxi-tangente da un milione di euro di cui sarebbe stato destinatario in veste di assessore provinciale all’Urbanistica.

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