A un passo dalle nozze d’oro
Pro Gromo verso lo scioglimento

La Pro loco di Gromo pare sempre più avviata sulla via dello scioglimento. Prima le dimissioni dei membri del direttivo che lamentano di essere stati lasciati soli. Ora, all’assemblea annuale, una sala semideserta.

Dodici presenti su 60 iscritti. I numeri dell’assemblea annuale della Pro loco di Gromo lasciano poche speranze: «Se nessuno in un prossimo futuro si farà avanti per reggere le sorti di questa storica istituzione – ha detto il presidente dimissionario Massimo Vecchiati –, che quest’anno dovrebbe festeggiare le sue nozze d’oro, sarà giocoforza scioglierla». Durante la riunione è stato illustrato il conto consuntivo 2015 e sottolineato come i volontari non abbiano mai percepito compensi di alcun genere.

La Pro loco da tempo è in crisi, tanto è vero che nell’autunno scorso il Cda, formato dal presidente Massimo Vecchiati, dal suo vice e segretario/ tesoriere Flavio Bonetti e da Anna Santus, è dimissionario. «Si spera sempre che in un prossimo futuro qualche persona si prenda a cuore le problematiche della Pro loco – è stato detto in assemblea –. Se questo non avverrà, non rimane che indire l’assemblea straordinaria per lo scioglimento».

Un vero paradosso per un paese che dal 2008 si fregia della Bandiera arancione, il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano ed è inoltre tra «I borghi più belli d’Italia». Il paese seriano di recente è anche stato scelto da quest’ultima associazione per rappresentare al «New York Times Travel Show», spettacolare vetrina per il settore turistico, insieme ad altre 250 piccole realtà, i più dei borghi del Belpaese. Il paese insomma piace anzi, è tra i più caratteristici. Ma senza una Pro loco che lo sostenga, quale futuro turistico può avere? Voi cosa ne pensate?

© RIPRODUZIONE RISERVATA