Il caso delle morti sospette a Piario
L’infermiera indagata può tornare al lavoro

Il procedimento disciplinare nei suoi confronti è stato sospeso in attesa degli sviluppi dell’inchiesta penale, a breve un incontro con l’azienda.

L’Asst Bergamo Est (ex Azienda Ospedaliera Bolognini) ha sospeso il procedimento disciplinare nei confronti di Anna Rinelli, l’infermiera che deve rispondere di omicidio preterintenzionale nell’ambito dell’inchiesta del pm Carmen Pugliese sulle morti sospette all’ospedale di Piario (indagati per concorso colposo anche dieci colleghi): la sospensione, come previsto nei casi dei dipendenti indagati a piede libero, è scattata in attesa degli sviluppi penali dell’inchiesta. «Nei prossimi giorni – spiega l’avvocato Giovanni Ponte, che assiste l’infermiera sul fronte disciplinare – valuterà con l’azienda il da farsi». L’infermiera, che si è sempre dichiarata estranea alle contestazioni, da inizio novembre, quando nacquero i primi sospetti, era stata trasferita all’ospedale di Lovere dove non ha di fatto mai lavorato, essendo in aspettativa non retribuita.

Sul fronte penale, nel quale l’infermiera è assistita dagli avvocati Veruska Moioli e Michele Cesari, si aspettano gli esiti delle autopsie disposte dalla Procura sulle salme di 5 pazienti, riesumate a febbraio. I medici legali sono stati chiamati a chiarire la presenza di quantitativi di molecole di farmaci, in particolare del Valium. I risultati sono attesi per l’inizio di maggio.

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