Leffe, riapre il Museo del Tessile
con una sorpresa d’altri tempi - Video

Recuperata una trasmissione centralizzata a soffitto del 1700, proveniente da Gandino.

Il Museo del Tessile di Leffe riapre i battenti sabato 6 e domenica 7 febbraio (dalle 14 alle 19, ingresso libero) e per l’occasione inaugura il recupero di una trasmissione centralizzata a soffitto del 1700, proveniente da un antico opificio del fondovalle di Gandino, dove aveva sede il Lanificio Testa. «Questa forma di trasmissione - spiega Gianfranco Bosio, presidente dell’associazione ARTS cui si deve la nascita del Museo nel 2003 - è stata utilizzata nelle nostre valli, dal 1700 all’inizio del 1900. Erano grandi alberi di trasmissione in ferro sospesi ai soffitti dei capannoni, dotati di ruote in ghisa (pulegge) realizzate in fusione, dato che all’epoca non esistevano saldatrici. Da queste pulegge partivano lunghe cinghie (da cui il nome popolare “trasmissione a cinghia lunga”) che scendevano ai macchinari, consentendone il movimento». In questo filmato, ecco la rinascita di questa storica trasmissione.

Il lavoro per ripristinare la trasmissione a cinghie nella sede di via Locatelli (inaugurata nel 2013) è stato delicato e paziente, dato che tutto è stato smontato e rimontato senza modifiche o tagli. La disponibilità dell’impianto è stata offerta da Andrea Servalli. Al progetto hanno lavorato attivamente Rosario Rottigni, Tino Gelmi (rispettivamente vicepresidente e direttore del Museo), Aurelio Baiguini e Arnaldo Spampatti, affiancati da una dozzina di volontari.

Dato il peso e la necessità di movimento, la trasmissione è stata montata su colonne supplementari in acciaio (ad oltre 4 metri di altezza), predisposte dalla Bricomec di Pietro Torri. Info su www.museodeltessile.it.

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