Piario, morti sospette e valium
C’è attesa per l’esito delle autopsie

Potrebbe essere questione soltanto di giorni perché carabinieri di Clusone e procura di Bergamo abbiano una conferma, o meno, di quanto sospettato nell’inchiesta sulle morti sospette nel reparto di Medicina dell’ospedale di Piario.

Indagata per omicidio preterintenzionale è l’infermiera Anna Rinelli, 43 anni, di Piario (in aspettativa dallo scorso novembre) e dieci sui ex colleghi (la caposala Paola Bosio, il primario Sergio Lazzaroni e i medici Cesarina Bendotti, Santo Furneri, Elena Pezzali, Marino Lorenzi, Giosuè Ghilardi, Pasquale Maietta, Francesca Saltalamacchia ed Elisa Banfi), accusati di concorso colposo. A giorni gli inquirenti avranno infatti tra le mani il primo esito delle cinque autopsie effettuate lo scorso 15 febbraio: sarà fondamentale per il proseguo dell’inchiesta capire se nei corpi sono state trovate o meno (e in quali quantità) tracce di Valium.

Per carabinieri e procura, infatti, Anna Rinelli avrebbe somministrato a diversi pazienti ricoverati in Medicina nel corso del 2015 dosi eccessive (e non prescritte) di Valium e di un altro tranquillante per fare in modo che il turno di notte trascorresse senza troppa fatica. Solo che alcuni degenti sono poi defunti. La presenza del Valium sarà determinante per capire se gli inquirenti siano o meno sulla pista giusta. Qualora venisse infatti accertato dagli esami di laboratorio che i corpi riesumati e sottoposti agli esami autoptici contenevano tracce del tranquillante, potrebbero essere disposte nuove riesumazioni.

Lo scorso 15 febbraio i carabinieri avevano provveduto a far estumulare dal cimitero di Clusone i corpi di Roberto Raimondi, morto l’anno scorso a 54 anni, e di Luigi Fantoni, scomparso a 90 anni. Al cimitero di Fino del Monte era invece stato estumulato il feretro di Daniele Scandella, morto a 95 anni, mentre a Cerete quello di Dante Ferri, 82 anni al momento della morte. Infine, al cimitero di Gandellino, era stato riesumato il corpo di Veniero Trivella, scomparso a 60 anni nel gennaio dell’anno scorso.

Erano seguiti gli accertamenti dei medici legali Francesco De Ferrari e Andrea Verzelletti e del tossicologo Angelo Groppi, alla presenza dei periti di parte. Poi tutti i campioni prelevati erano stati inviati ai laboratori degli istituti di Medicina legale di Brescia e Pavia. Ora si attendono gli esiti.

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