Sapete cosa sono i «grì»?
Basta andare a Leffe a Pasqua

Il suono dei «grì», tradizionali strumenti del Venerdì Santo, è tornato ad echeggiare anche quest’anno nelle vie di Leffe, grazie ai ragazzi della locale Scuola Campanaria ed al gruppo chierichetti parrocchiale, coordinato da Pietro Pezzoli.

Il silenzio delle campane, iniziato le sera del Giovedì Santo, è stato rotto dal suono delle raganelle con cui i ragazzi e i bambini avvisano il paese del mezzogiorno o dell’imminiente inizio delle funzioni nella parrocchiale. Suddivisi in due-tre gruppi, sono attivi nelle varie zone del paese in due fasce orarie il Venerdì Santo, mentre il Sabato Santo il richiamo lungo le vie è previsto a mezzogiorno. Si tratta di un’antica tradizione rimasta sempre viva negli anni, che ha visto affiancarsi ai vecchi «strumenti» altri di più recente costruzione.

Qualche anziano, ricordando di avere costruito la raganella, conferma che il campanaro, roteandola, aveva il compito di richiamare l’attenzione dei fedeli, mentre il prete di allora raccontava ai chierichetti che il crepitìo continuo rievocava le frustate al corpo di Cristo morente.

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