Spagna, il 49enne è morto soffocato
Nessuna delle coltellate era letale

Claudio Lanfranchi è morto soffocato: le numerose coltellate inflitte dai tre italiani incappucciati che sono andati a ucciderlo a casa, ad Alicante in Spagna, non erano letali.

Lo ha confermato l’autopsia, eseguita all’istituto di medicina legale di Alicante. La Guardia Civil prosegue con le ricerche dei tre assassini che, secondo quanto dichiarato dalla compagna romena trovata legata e imbavagliata, sarebbero stati italiani, più precisamente «napoletani».

La mamma di Lanfranchi, Piera Mazzoleni, ha dovuto reggere l’assalto dei cronisti che per tutto il giorno hanno suonato il suo citofono o le hanno telefonato a casa per avere ragguagli sulle indagini in corso.

«Novità non ce ne sono», ha ribadito la donna che nella giornata di giovedì partirà per raggiungere la Spagna insieme al nipote Samuel, figlio della vittima, in modo da poter seguire da vicino le prime fasi dell’inchiesta e possibilmente velocizzare il rientro della salma.

Lanfranchi ha avuto un passato turbolento e da molti anni viveva lontano dalla comunità in cui è cresciuto. È questo lo scarno ritratto che ad Ardesio emerge a proposito del quarantanovenne.

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