Prima il sonnifero, poi l’insulina
Tenta di uccidere il marito: presa - Video

La moglie ha tentato di avvelenarlo, ma lui è riuscito a salvarsi. Lei però è stata fermata con l’accusa di tentato omicidio.

Una quarantenne di Premolo, Laura Mappelli, è stata arrestata con l’accusa di tentato omicidio per aver avvelenato il marito con l’insulina. L’uomo è ora fuori pericolo e sta bene, mentre la donna si trova in carcere a Bergamo, arrestata dalla Squadra mobile della questura di Bergamo, su richiesta del pm Laura Cocucci.

Le manette sono scattate lo scorso 12 dicembre dopo una serie di indagini che sono state spiegate dal capo della Squadra Mobile di Bergamo Giorgio Grasso.La vittima dell’avvelenamento è il marito della donna, Bortolo Rossi, di 42 anni, trasportato nei giorni scorsi all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo in ambulanza. Quando è arrivato al Pronto soccorso non era più cosciente, i medici hanno subito rilevato sintomi piuttosto gravi, disponendo una serie di esami urgenti. Nel giro di poche ore, mentre il paziente era intubato e assistito, le analisi del sangue hanno dato un responso molto sospetto: alta concentrazione di benzodiazepine e di insulina, nonostante il paziente non fosse mai stato in cura per diabete e non avesse mai, comunque, assunto quella sostanza in vita sua.

La donna, dalle indagini effettuate, avrebbe sciolto nel caffè preparato al marito una dose di benzodiazepine utile per farlo addormentare, per poi iniettargli l’insulina che aveva in suo possesso. Laura Mappelli ha 40 anni: nata in Svizzera la sua famiglia è di Premolo dove vive, lavora come ausiliaria socio assistenziale alla Casa di riposo di Albino e ora si trova in cella di isolamento in via Gleno. Ha un figlio di 22 anni da un precedente matrimonio. Bortolo Rossi ha invece 42 anni e ora le sue condizioni di salute sono buone: di Premolo anche lui, lavora come autista di bus.

La vicenda risale alla scorsa settimana e inevitabile è stata la segnalazione da parte dell’ospedale alla polizia che ha avviato le indagini. Una vicenda che ha dell’incredibile se si pensa che parenti e amici vicini alla coppia avrebbero raccontato di una famiglia felice, di una relazione «quasi idilliaca» spiega Grasso. I due convivevano tra l’altro dallo scorso 2003, per convolare a nozze il 31 luglio scorso. Le indagini hanno però portato alla luce, tramite pedinamenti e analisi dei tabulati telefonici, che «la signora aveva una relazione extraconiugale e che probabilmente, per cercare di “liberarsi” dal marito, avrebbe pensato a questo estremo gesto». Relazione extraconiugale con un amico e collega del marito, di 50 anni. La donna era già stata condannata per un incendio doloso al cascinale di un precedente amante: la vicenda risale al 2002, prima che conoscesse l’attuale marito. Laura Mappelli, interrogata, nega qualsiasi responsabilità.

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