Tentò un duplice omicidio
Chiesti nove anni di carcere

Nell’agosto del 2015 Vincenzo Lanni tentò di uccidere due anziani. La pena richiesta: nove anni di reclusione e, a pena espiata, altri due di misure di sicurezza in una struttura residenziale sanitaria. Riconosciuta la parziale infermità mentale. La sentenza fissata per il 19 maggio

Nove anni di reclusione in carcere e, a pena espiata, altri due anni di misura di sicurezza in una struttura residenziale sanitaria (quelle che hanno sostituito da qualche mese gli ospedali psichiatrici giudiziari): è stata questa ieri mattina, 11 maggio 2016, davanti al giudice dell’udienza preliminare Tino Palestra la richiesta di condanna formulata dal pubblico ministero Fabrizio Gaverini nei confronti di Vincenzo Lanni, l’ex programmatore di 49 anni di Villa di Serio finito in manette a fine agosto per un duplice tentativo di omicidio ai danni di altrettanti anziani e ora detenuto nel carcere di Bergamo, assistito dall’avvocato Cinzia Pezzotta.

La richiesta di condanna è stata ridotta tra l’altro sia per la scelta del rito abbreviato (che in caso di condanna garantisce un terzo in meno della pena) sia per le condizioni mentali dell’imputato: una perizia psichiatrica chiesta dal difensore e accordata dal giudice, svolta nelle scorse settimane dall’esperto Giacomo Filippini, ha infatti attestato che il quarantanovenne sarebbe solo parzialmente capace di intendere e di volere, sia oggi sia al momento degli episodi contestati.

Filippini ha infatti accertato un disturbo schizoide della personalità di Lanni, unito a pericolosità sociale (di qui la richiesta di misura di sicurezza a pena espiata). E dal risultato della perizia psichiatrica è partita anche l’arringa del difensore ieri mattina: Lanni infatti è reo confesso fin dal momento dell’arresto di entrambi i tentati omicidi che gli vengono contestati dagli inquirenti; il difensore ha quindi invocato da un lato di tenere in considerazione la ridotta capacità di intendere e dall’altro la concessione delle attenuanti generiche per la piena collaborazione con gli inquirenti: collaborazione arrivata fino al punto da confessare, una volta portato in carcere, anche la progettazione di un terzo tentativo di omicidio.

Lanni, in effetti, era stato arrestato dopo aver accoltellato il 20 agosto 2015 prima Antonio Castelletti, 78 anni di Villa di Serio, e poi Luigi Novelli, 84 anni di Alzano Lombardo: il primo era stato ferito all’addome al mattino mentre si trovava nelle vicinanze di un bar, il secondo alla schiena nel tardo pomeriggio dello stesso giorno, tanto che il pensionato era entrato in biblioteca senza nemmeno essersi reso conto di avere ancora il coltello conficcato nel corpo. Fortunatamente le lesioni non erano risultate fatali e le telecamere avevano permesso di individuare rapidamente il presunto responsabile: il giorno successivo era stato fermato al suo rientro nell’abitazione. Per sua stessa ammissione arrivava da Città Alta, dove aveva cercato una donna da uccidere, senza riuscirci. Al gip aveva spiegato di aver accoltellato i due uomini per provare a uccidere qualcuno, in alternativa al togliersi la vita. La sentenza è prevista per il 19 maggio.

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