Marmotta Trophy
in Val Martello

Val Martello, tre i motivi per scegliere questa valle nel Parco Nazionale dello Stelvio per una vacanza slow e rigenerante. Sono naturalistici, sportivi, gastronomici. Se l'alta quota, i grandi spazi, il silenzio e i ghiacciai vi appassionano. Se siete atleti con tessera Fsi per lo sci alpinismo. Se siete alla ricerca di emozioni nuove nella neve, alla scoperta del bosco d'inverno e degli animali che lo abitano, se vi intriga raggiungere luoghi isolati e immacolati e gustare cibi genuini e biologici, prodotti secondo antiche ricette, allora partite verso una delle valli incantate e meno conosciute d'Italia: la Val Martello, appunto, chiusa dai ghiacciai del Cevedale, nel parco nazionale dello Stelvio, versante altoatesino. Forse la valle più integra e più selvaggia di tutta questa grande area protetta. Qui non esistono impianti di risalita.

Si fa solo sci di fondo su 12 chilometri di piste perfettamente tenute, biathlon (sci di fondo più tiro con la carabina a bersagli fissi), racchette da neve con passeggiate da Grande Nord come quella al rifugio Martello. E domenica 6 marzo potreste partecipare alla World Cup 2011 Marmotta Trophy, la gara internazionale per quattro categorie (Junior, Cadetti, Senior e Master) di scialpinismo che toccherà le vette Cima Marmotta e Cima Venezia (www.marmotta-trophy.it).

Ma una vacanza tutta natura va abbinata a sapori autentici. Ecco quindi, tra una sciata e una ciaspolata, una sosta presso l'agriturismo–caseificio Gandhof (www.gandhof.com), dove potrete trovare yogurt cremosi da latte intero, latte prodotto secondo norme Bioland, il formaggio a latte crudo della Val Martello, i formaggi molli tipo Camembert. Un altro appuntamento gastronomico da non mancare è quello all'agriturismo Niederhof a 1700 m (www.niederhofmartell.com), specializzato nella produzione artigianale di speck, kaminwurzen, formaggi e soprattutto carne bovina laugenrind. Questa carne si ricava da vitelloni e vitelli appartenenti alla razza grigio alpina allevati esclusivamente in masi di una particolare area territoriale dell'Alto Adige. I vitelli si nutrono solo di latte materno e sono severamente banditi additivi chimici per mangimi e alimenti sintetici o contenenti OGM.

Ma in Val Martello si coltivano anche piccoli frutti rossi, soprattutto fragole, fino a quota 1700 metri. Da questi frutti si ricavano marmellate, succhi, yogurt, che si possono trovare in tutti gli alberghi della valle. Non conoscete lo sci di fondo? In Val martello c'è una scuola per principianti (tecnica classica e skating) con corsi anche serali su pista illuminata. Siete già esperti? Allora provate il biathlon (sci e tiro con la carabina), un'emozione forte e nuova che potete provare solo in alcuni luoghi delle Alpi (telefono 0473–744545. Sito Internet: www.winterschule-martell.com).

Quanto a dove soggiornare a quota 1530 m, proprio a fianco della pista di fondo, trovate l'Hotel – Restaurant Waldheim, tre stelle, centro benessere, segnalato da Slow Food e con un'ottima cantina curata dal proprietario sommelier Alexander. L'albergo di 16 camere, offre pacchetti interessanti anche per famiglie con bimbi al seguito (www.waldheim.info, telefono 0473-744545).

Ines Turani

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