Weekend pienamente operativo per gli inquirenti che indagano sulla morte di Gianna del Gaudio. Per due giorni è stata effettuata a Seriate una ricerca particolarmente estesa dell'area intorno alla villetta dove è stata ammazzata l'ex professoressa. Non solo l'area strettamente attigua, anche oltre a ridosso della centrale elettrica. Una ricerca capillare, mirata, volta a trovare l'arma del delitto. Per questa ragione gli inquirenti si sono avvalsi anche di professionisti di una associazione di Brescia che si occupa della ricerca di reperti bellici e oggetti metallici, utilizzando strumenti sofisticati e metal detector. Ma dell'arma del delitto ancora nessuna traccia. Intanto si attendono entro settimana gli esiti dei Ris, che potrebbero andare a completare un quadro indiziario già particolarmente ricco. Non trapela nulla di ufficiale, bocche cucite, ma più di una fonte rivela che il cerchio si starebbe stringendo. Oltre alle ricerche a tappeto dell'arma, il weekend è stato caratterizzato da nuovi fitti ed interessanti interrogatori al figlio Paolo e alla nuora in relazione ai fatti. In relazione anche alla versione fornita dalla nuora secondo cui quando era a casa da sola qualcuno incappucciato di notte suonava il campanello della loro abitazione ed alla corrispondenza chat che proverebbe la fastidiosa molestia. Peraltro mai denunciata prima del delitto alle forze di polizia. Giorni delicati per chi indaga e forse anche decisivi, per far luce sul brutale delitto di Gianna Del Gaudio. Simona Befani
Weekend pienamente operativo per gli inquirenti che indagano sulla morte di Gianna del Gaudio. Per due giorni è stata effettuata a Seriate una ricerca particolarmente estesa dell'area intorno alla villetta dove è stata ammazzata l'ex professoressa. Non solo l'area strettamente attigua, anche oltre a ridosso della centrale elettrica. Una ricerca capillare, mirata, volta a trovare l'arma del delitto. Per questa ragione gli inquirenti si sono avvalsi anche di professionisti di una associazione di Brescia che si occupa della ricerca di reperti bellici e oggetti metallici, utilizzando strumenti sofisticati e metal detector. Ma dell'arma del delitto ancora nessuna traccia. Intanto si attendono entro settimana gli esiti dei Ris, che potrebbero andare a completare un quadro indiziario già particolarmente ricco. Non trapela nulla di ufficiale, bocche cucite, ma più di una fonte rivela che il cerchio si starebbe stringendo. Oltre alle ricerche a tappeto dell'arma, il weekend è stato caratterizzato da nuovi fitti ed interessanti interrogatori al figlio Paolo e alla nuora in relazione ai fatti. In relazione anche alla versione fornita dalla nuora secondo cui quando era a casa da sola qualcuno incappucciato di notte suonava il campanello della loro abitazione ed alla corrispondenza chat che proverebbe la fastidiosa molestia. Peraltro mai denunciata prima del delitto alle forze di polizia. Giorni delicati per chi indaga e forse anche decisivi, per far luce sul brutale delitto di Gianna Del Gaudio. Simona Befani