DISCENDE MAI ALCUN DEL PRIMO GRADO
LA GUIDA COSTRETTA A GIUSTIFICARE IL SUO RUOLO
IF IX, 16 ss.
“In questo fondo de la trista conca
discende mai alcun del primo grado,
che sol per pena ha la speranza cionca?”
Dopo che Virgilio è stato respinto dai diavoli davanti alla porta della Città di Dite, osservando la reazione del maestro, Dante dubita delle capacità della sua guida. Naturalmente non può esprimere le sue perplessità in modo troppo aperto, per non offendere Virgilio. Allora, prendendola un po' alla larga, gli chiede se dal Limbo non sia mai sceso nessuno in questa zona dell'Inferno.
E' un modo elegante per dire: siamo sicuri che tu sia in grado di farmi da guida? Conosci davvero la strada da prendere o ne sai quanto me? Virgilio rassicura il discepolo dicendogli: Sta' tranquillo, ci sono già sceso una volta, costretto dagli incantesimi di una maga crudele, Eritone, che voleva richiamare in vita dei morti. Commovente questo Virgilio costretto a giustificarsi nel suo ruolo di guida davanti ad un discepolo così petulante e fifone.
Ma poco dopo riecco Virgilio in azione, ad esercitare pienamente la sua leadership: davanti alla vista pietrificante della Gorgone, copre gli occhi di Dante con le sue mani, sovrapponendole a quelle del discepolo.
Enzo Noris