
Alma Olsson (Julia Roberts), stimata ma inquieta professoressa di filosofia, è in corsa per la cattedra che ha sempre sognato. Proprio mentre cerca di consolidare la sua posizione in un ambiente competitivo e maschilista, la sua vita viene sconvolta da un evento imprevisto: Maggie Price (Ayo Edebiri), studentessa brillante e determinata, accusa di comportamento inappropriato Henrik Gibson (Andrew Garfield), carismatico e controverso docente del dipartimento. L’accusa squarcia il fragile equilibrio dell’università, scatenando reazioni contrastanti, giochi di potere e un’esposizione mediatica feroce. Per Alma, che si trova a mediare tra generazioni e sensibilità opposte, il caos pubblico si intreccia al privato: la vicenda rischia di riportare a galla un segreto che ha sepolto a lungo, mettendo in crisi certezze, alleanze e la stessa idea di verità. Con un tono che richiama Woody Allen nel sarcasmo e David Fincher nella tensione psicologica, Luca Guadagnino mette in scena un dramma tagliente su ambizione, trauma e potere. After the Hunt esplora come donne di generazioni diverse affrontano il maschilismo e rivendicano spazio: c’è chi trasforma la ferita in bandiera e chi cerca altre strade, ma la domanda che resta è scomoda e centrale — quanto il dolore vissuto definisce chi siamo e fino a che punto può diventare arma contro l’altro?