Anche se è ormai ottantenne, Claude Lherminier, un tempo proprietario e il dirigente di un’importante fabbrica di Annecy, è più vitale di quanto lo sia mai stato. Ma i suoi vuoti di memoria e stati confusionali sono sempre più frequenti. Ciononostante si rifiuta ostinatamente di ammetterlo. Carole, la sua figlia maggiore, che lo ha sostituito nella direzione dell'azienda, fa di tutto per assicurarsi ch lui non sia lasciato mai solo e si occupa di tutto ciò che lo riguarda, pur venendo costantemente maltrattata dall'uomo. Poi, un bel giorno, Claude decide improvvisamente di andare in Florida per rivedere l’altra figlia, la minore, che vive lì e senza pensarci due volte decide di imbarcarsi su un aereo... Philippe Le Guay, già regista de "Le donne del 6º piano" (2010) e "Molière in bicicletta" (2013), porta sul grande schermo, adattando per la prima volta un’opera preesistente ù(in precedenza, infatti, ha sempre lavorato su soggetti originali), la pièce teatrale “La Pere” di Florian Zeller firmando anche la sceneggiatura scritta a quattro mani con Jérôme Tonnerre, con il quale aveva collaborato per lo script de "Le donne del 6º piano". Protagonista un impareggiabile e ironico Jean Rochefort (L'uomo del treno 2002, "Non dirlo a nessuno" 2006) affiancato da un'ottima Sandrine Kiberlain, che interpreta per la seconda volta un film di Le Guay dopo "Le donne del 6º piano".