Gigi a Nespello, diretto da Alberto Valtellina, è un documentario che intreccia memoria personale e storia collettiva attraverso il viaggio interiore di Gigi Brozzoni, esperto di vini e coautore della Guida Oro Veronelli ai Vini d’Italia. Gigi porta dentro di sé un ricordo che non lo ha mai abbandonato: da bambino, nel piccolo borgo montano di Nespello, assistette a un evento tragico che avrebbe segnato per sempre la sua vita e quella della comunità. È il dicembre del 1957 quando Giancarlo, un ragazzino di dodici anni, scompare. Dopo alcuni giorni, il suo corpo viene ritrovato impiccato a un albero, poco distante da casa. L’ipotesi del suicidio viene accettata in fretta, senza troppe domande. Ma Gigi, allora appena otto anni, non ha mai creduto che la verità fosse così semplice. Il film segue la sua indagine tardiva, tra ricordi, silenzi e tracce del passato, trasformando la ricerca personale in una riflessione più ampia sull’abbandono delle terre alte. Nespello, come tanti paesi dell’Italia montana, si è lentamente svuotato: è accaduto per un senso di colpa collettivo, o per il naturale richiamo della modernità? Attraverso lo sguardo discreto della macchina da presa, il documentario diventa un atto di riconciliazione con il tempo e la memoria — un viaggio intimo e terapeutico in cui il passato, finalmente, trova la voce per farsi ascoltare.