In un futuro prossimo, la società ha sacrificato l’umanità sull’altare della produttività. Per contenere i costi e liberare risorse, il governo ha relegato gli anziani in colonie residenziali: luoghi remoti, ordinati e silenziosi, dove la vecchiaia non disturba il progresso. Una vita senza preoccupazioni, ma anche senza ruolo, senza voce, senza futuro. Tereza, 77 anni, ha trascorso l’intera esistenza in una cittadina industriale ai margini dell’Amazzonia, tra polveri di fabbrica e turni che scandivano il tempo. Quando riceve l’ordine di trasferirsi in una di quelle strutture, comprende che ciò che le resta non può essere la semplice attesa della fine. Così decide di ribellarsi. Sola, armata solo della propria determinazione, si imbarca lungo il Rio delle Amazzoni per sfuggire al destino che le è stato imposto. Il suo viaggio diventa una dichiarazione di libertà: un ultimo atto di resistenza per riappropriarsi della propria dignità, e per dimostrare che ogni vita, fino all’ultimo respiro, merita di essere vissuta.