
Maria (Helga Guren) è una donna di 40 anni arrivata al limite, intrappolata tra le responsabilità di crescere quattro figli e una carriera lavorativa che rischia di deragliare. Con un marito, Sigmund (Oddgeir Thune), sempre in viaggio per lavoro, il peso quotidiano sulle sue spalle diventa insopportabile. Quando Sigmund torna da un lungo viaggio, una serata qualunque si trasforma in un confronto acceso. La frustrazione e la rabbia repressa di Maria esplodono, rivelando le crepe di una relazione un tempo felice. Nonostante gli sforzi per salvare il loro matrimonio, Sigmund sembra sempre più demotivato. Ciò spinge Maria a confrontarsi con le sue paure più profonde nel tentativo di trovare una strada per ricostruirsi, pezzo dopo pezzo, supportata anche dall’aiuto di una terapeuta (Heidi Gjermundsen). Lasciato il tetto coniugale, Maria tenta di ricostruire delle nuove relazioni con le persone che la circondano e prova a dare un significato alla sua possibile nuova vita da madre single, mentre ancora spera di riuscire a ricostruire la famiglia. Un processo in cui non può sottrarsi dal fare i conti con il suo passato e il suo rapporto travagliato con alcuni dei suoi parenti più stretti, tra cui la figlia maggiore Alma (Maja Tothammer-Hruza) e sua madre (interpretata da Elisabeth Sand). Un percorso doloroso, che porterà Maria ad amare nuovamente, ma soprattutto ad amarsi.