Atalanta, tutte le probabilità per far festa
Ma si pensa già al futuro: il nodo attacco

Atalanta tra presente e futuro, ovvero tra una salvezza che è ormai a un passo e che potrebbe essere definitivamente conquistata domenica al Comunale contro il Chievo, ma non è probabilissimo, e le mosse per il futuro con l’attacco osservato speciale.

L’Atalanta non è ancora salva aritmeticamente e non si sa se lo sarà domenica, dopo essersi scontrata al Comunale contro il Chievo, ormai rivelazione assoluta del campionato e addirittura in corsa per la qualificazione in Europa League, anche se con poche chance. Dopo la 34ª giornata il quadro è ormai chiaro: i nerazzurri, a quota 38 e con un +6 sul Carpi quartultimo (e reduce dal prezioso 0-0 di San Siro contro il Milan), +8 sul Frosinone terzultimo e +9 sul Palermo penultimo, potranno far festa davanti ai loro tifosi se vinceranno e se Frosinone-Palermo, drammatico scontro salvezza, finirà in pareggio o con una vittoria del Palermo. In caso di vittoria dei bergamaschi e di pareggio nel Lazio, il Frosinone scenderebbe a -10 e il Palermo a -11 e le due squadre non potrebbero agguantare l’Atalanta a tre giornate dall’epilogo e con 9 punti a disposizione, nel caso di affermazione siciliana il Frosinone scenderebbe a -11 e il Palermo resterebbe a -9, ma non potrebbe lo stesso rimontare i nerazzurri per via del bilancio sfavorevole nelle sfide dirette.

Se vincerà invece il Frosinone, l’Atalanta - ammettendo sempre che prevalga sul Chievo, e non è scontato - si salverà aritmeticamente in caso di ko casalingo del Carpi contro l’Empoli: in questo caso, con il Frosinone a -8, sarebbero il Carpi a -9 (per via del bilancio sfavorevole nelle sfide dirette) e il Palermo a -12 a non poter più riagguantare i nerazzurri. Insieme, naturalmente al Verona (che già ora è a -16 dai bergamaschi). In caso di pareggio dell’Atalanta la salvezza non sarebbe definita al 100%, a prescindere dai risultati di Carpi-Empoli e Frosinone-Palermo e si dovrebbe attendere la trasferta di Napoli di lunedì 2 maggio, quando i nerazzurri - anche perdendo - dovrebbero essere a cavallo.

Che l’Atalanta sia comunque destinata a salvarsi non è in discussione. E dunque, toccando ferro..., si può già pensare al futuro. A prescindere da chi sarà l’allenatore nerazzurro nella prossima annata, allenatore che darà naturalmente le sue indicazioni tecnico-tattiche generali, ci sono diversi giocatori in bilico: Migliaccio, Raimondi e Cherubin sono all’ultimo anno di contratto, mentre Bellini smetterà di giocare. Ma le posizioni più importanti da monitorare saranno quelle di Paletta, che è in prestito dal Milan, di Diamanti, che è in prestito dai cinesi del Guanzhou, e di Borriello che a gennaio ha sottoscritto un contratto di sei mesi, fino a giugno 2016. Paletta è stato il leader della difesa, Diamanti ha doti tecniche indiscutibili, anche se è un po’ anarchico e Borriello - tre gol in due partite - sta dimostrando, anche se ha quasi 34 anni (compleanno a giugno), di poter essere prezioso per la squadra e non sono per le reti segnate, ma pure per il contributo che dà nella manovra. Inoltre le sirene del mercato potrebbero attirare giocatori fondamentali come Sportiello, de Roon, Gomez e Cigarini o come l’emergente Conti e qualcuno è destinato a essere ceduto, com’è nell’inevitabile logica di un club come l’Atalanta.

Il discorso di Borriello s’innesta anche con quello di Pinilla che ha 32 anni, dunque quasi 2 in meno del suo collega di reparto, un contratto fino al 2017 ed è tanto formidabile in alcune sue proverbiali giocate come le rovesciate, è tra i migliori al mondo in acrobazia, quanto incostante per indole e guai muscolari. Considerato che l’obiettivo primario nel prossimo calciomercato, con il tesoretto nerazzurro derivato in primis dalla cessione di Grassi, sarà quello di ingaggiare un attaccante affidabile e di un’età che possa garantire per qualche anno la doppia cifra o quasi, uno tra Borriello e Pinilla potrebbe non essere considerato indispensabile dal club o potrebbe essere uno dei due giocatori a non gradire l’eccessiva concorrenza in attacco.

A meno che l’Atalanta non decida di affidarsi ancora a due ultratrentenni e a un giovane (nel prossimo campionato sarà Petagna, classe 1995, di scuola Milan, attualmente all’Ascoli in serie B: 7 gol in 25 match per lui: affare già perfezionato a gennaio), ma dopo due campionati molto sofferti in chiave realizzativa (il bomber stagionale è Gomez con 7 reti, Pinilla è a 5), non è proprio il caso. Perché non sempre si ha la fortuna di giocare un campionato con squadre molto inferiori o che incappano in un’annata tragica.

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