Batticuore
e sofferenza

Parliamo di calcio e non di calcioscommesse, tribunali ed eventuale rischio di penalizzazione, anche perché per il momento non si conoscono esattamente le carte dell’inchiesta di Cremona che ha tirato in ballo anche mister Colantuono e il ds Zamagna, accusati di frode sportiva per il 2-2 di Crotone del 2011.

Una notizia che si inserisce nel campionato di sofferenza per l’Atalanta.Sofferenza per la posizione non invidiabile dei nerazzurri (che comunque non sono con l’acqua alla gola: +5 sulla terzultima) e sofferenza per l’altalenante andamento delle partite e per come si concretizzano i risultati. L’Atalanta sta viaggiando sulle montagne russe e per i tifosi è un costante batticuore.

Da quattro giornate i nerazzurri stanno alternando una vittoria a un ko, dall’impresa di San Siro contro il Milan alla delusione di Verona, dal preziosissimo 2-1 al 94’ contro il Cagliari al bruciante 3-2 per la Fiorentina maturato all’89’. E prima ancora c’erano stati l’1-1 contro il Chievo con il gol incassato al 90’, il 2-2 di Marassi sponda Genoa, il 3-3 contro il Palermo (da 1-3), il pesante 3-0 rimediato all’Olimpico contro la Lazio e il 3-2 al Cesena (da 0-2). Nove giornate con tre vittorie, tre pareggi e tre sconfitte per 12 punti in totale, che vanno bene in definitiva, beninteso, ma che danno l’idea di come l’Atalanta sia una squadra incompiuta e complicata da decifrare. Nelle prime giornate di campionato segnava con il contagocce, ma subiva poco, ora va a rete con buona frequenza, ma incassa anche molti gol. Un rompicapo.

Lo si è visto in modo lampante a Firenze. Una partenza splendida, il gol di Zappacosta, gioco spumeggiante, la Fiorentina in evidente affanno. Ma la prima sbavatura difensiva (di Masiello che si è perso Basanta) è costata il pareggio e diversi errori in fase di rifinitura hanno negato il secondo gol ai bergamaschi. Nella ripresa il quadro tattico si è ribaltato e l’Atalanta si è vista ben poco, Diamanti ha giocato al tiro al bersaglio contro Sportiello e ha segnato il 2-1 bevendosi Del Grosso e Cigarini.Un lampo d’orgoglio con il 2-2 di Boakye e ancora una distrazione collettiva della difesa quasi allo scadere (con l’ulteriore beffa di un probabile fuorigioco di Pasqual) a castigare i nerazzurri.

Quel che conforta è che il gioco sulle fasce sta funzionando: Zappacosta come esterno alto sta rendendo e segnando forse al di là delle più rosee previsioni, Gomez sta finalmente carburando, anche ha ancora evidenti cali di rendimento, e Moralez sta confermando di essere il giocatore di movimento più importante della squadra nerazzurra. In più c’è da rilevare che il rientrante Masiello, se si esclude la responsabilità sul primo gol, è sembrato già sulla buona strada per ridiventare un elemento fondamentale per la difesa atalantina.

Le note negative sono state ancora rappresentate da Denis e Cigarini: i due giocatori nerazzurri sulla carta più forti hanno ribadito che non è la loro annata. L’attaccante argentino sta tirando pochissimo in porta ed è quasi impalpabile e anche il centrocampista è lontanissimo dal rendimento al quale ci aveva abituato nelle scorse annate: non è quasi mai decisivo. Forse è il momento di dare maggiore spazio a Baselli così come è da vedere se è il caso di giocare con due punte o con una, Pinilla.

Le prossime tre giornate saranno molto dure per l’Atalanta (Inter e Sampdoria in casa con in mezzo la mostruosa Juventus in trasferta) che dovrà tentare di limitare i danni e conservare qualche punticino di margine sulla terzultima posizione. Prima di lanciare la volata per la salvezza sfruttando un calendario in teoria meno rognoso. Saranno giornate dure anche per Colantuono che dovrà mantenere i nervi saldi e non essere influenzato dalle ultime notizie.

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