Progetto in crescendo
Ora resti elettrizzante

Le tre sconfitte nelle ultime quattro partite, includendo anche la sfida di Coppa Italia di Udine che ha decretato l’eliminazione dalla competizione, hanno un po’ annacquato la stagione dell’Atalanta che è diventata meno elettrizzante ma resta sempre molto positiva.

Il girone d’andata non si è ancora concluso, tuttavia i nerazzurri sanno già da un pezzo che - a differenza dello scorso campionato - stavolta non dovranno sudare per non retrocedere: sono a quota 24 punti, in 9ª posizione e hanno addirittura 10 punti di margine sul Frosinone terzultimo, non si vede proprio come potrebbero disperdere un patrimonio così consistente.

Se pensiamo che alla fine del 2014 l’Atalanta, peraltro con una partita in più meno disputata, era insediata in quartultima posizione con 15 punti e ne poteva gestire soltanto 3 di margine sul Cagliari terzultimo, non possiamo che rallegrarci per l’attuale cammino dei nerazzurri. Anche perché, proprio pensando allo scorso campionato e alle sofferenze che l’Atalanta aveva dovuto patire pur salvandosi con Reja al timone in sostituzione di Colantuono, c’era qualche legittima perplessità sulla forza della squadra 2015/16. Perplessità cancellate ben presto dal lavoro di mister Reja che ha continuato a puntare sull’impostazione dell’ultimo scorcio dello scorso torneo, il 4-3-3, e ha costruito un complesso non soltanto in grado di incamerare punti ma di offrire anche uno spettacolo tecnico di rilievo, sia pure a intermittenza.

Trascinata da due grandi protagonisti, Papu Gomez, capocannoniere della squadra con 5 gol, e il sorprendente olandese de Roon, ormai pilastro del centrocampo con la sua abilità in fase di interdizione, ma anche da un collettivo ben organizzato, i nerazzurri si sono issati quasi in orbita Europa League, mentre ora hanno perso qualche posizione e hanno ceduto, almeno per il momento, all’Empoli il ruolo di rivelazione del campionato. Considerato che le big addormentate si stanno ridestando, è probabile che l’Atalanta sarà destinata a un torneo nei dintorni della 10ª posizione, dunque abbastanza lontano dal sogno europeo.

Sogno europeo che è purtroppo già sfumato con l’eliminazione dalla Coppa Italia. Sì, anche se avesse eliminato l’Udinese, l’Atalanta avrebbe avuto vita durissima nel settore di tabellone ricco di big, però la Coppa nazionale ha già riservato mille sorprese (tanto che il Milan - annichilito dai bergamaschi a San Siro - ha la strada spianata verso la finale nell’altro settore), pur cui una squadra nerazzurra in palla qualche speranziella d’emergere l’avrebbe avuta.

Così l’Atalanta, sulla carta, è una di quelle squadre che disputerà il restante e consistente spezzone di stagione senza impellenti urgenze di risultati, non dovrà pensare a lottare per evitare il declassamento, né è nella condizioni di progettare voli pindarici. Sarà dunque fondamentale mister Reja che dovrà stimolare e motivare una squadra che ha già denunciato una notevole discontinuità di rendimento. Sicuramente il tecnico friulano è ambizioso, ha in mente un progetto di crescita nel corso del tempo e vedremo se il calciomercato regalerà a lui e all’Atalanta qualche rinforzo ad hoc per accelerare il processo e rincorrere il trono delle squadre rivelazione. Sarebbe già un bellissimo traguardo.

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