I problemi? Aumentano

Boh, è un’Atalanta che sta diventando un oggetto misterioso e che progressivamente sta perdendo posizioni nella scala dei valori del campionato.

Alla vigilia del match di Empoli si pensava che la pur problematica Atalanta del primo scorcio di campionato avrebbe avuto la forza di giocare ad armi pari con la neopromossa toscana. Invece abbiamo scoperto che anche l’Empoli in questo momento è più forte dei nerazzurri, nell’organizzazione di gioco e nelle individualità. E abbiamo scoperto che il calendario era ancora duro. Speriamo diventi abbordabile domenica quando al Comunale si presenterà il Cesena penultimo....

Se l’Atalanta decide di rinunciare a giocare a Empoli (così com’era stato in trasferta contro Torino e Sassuolo) quando mai lo farà fuori casa? Se Colantuono, che sicuramente non è uno sprovveduto e ha il polso della situazione, ha deciso così è perché evidentemente il convento passa pochissimo e si preferisce rincorrere il punticino che muove un po’ la classifica nella speranza di centrare il colpo grosso nelle sfide dirette sulla carta più favorevoli (in casa contro Cesena e Chievo quelle a breve scadenza).

Da non fallire assolutamente. È comunque un rischio perché se si ha un attacco asfittico come quello nerazzurro (5 gol in tredici giornate, in nove partite non si è segnato) sbloccare il risultato potrebbe rivelarsi un’impresa titanica contro squadre che non concederanno spazi. Ricordiamo che nell’unico match casalingo vinto c’è voluta una papera del portiere per piegare al 90’ il derelitto Parma. E meno male che c’è l’inguaiatissimo team emiliano sul fondo, se no l’Atalanta sarebbe già tra le ultime tre.

Purtroppo più ci si addentra nel campionato più diminuiscono le certezze - ormai confinate alla difesa - e aumentano le preoccupazioni. Di Denis si è già parlato abbastanza, ma i problemi si stanno estendendo. Gomez è più in ritardo di condizione di quanto ci si potesse attendere e se pensiamo che Raimondi (un abbraccio a Cristian che sicuramente lotterà per tornare più forte di prima) sarà out per tutto il campionato, così come Estigarribia, emerge un quadro decisamente allarmante relativo al gioco sulle fasce. Tanto più pensando al modulo 4-4-1-1che è affidabile ma prevede due giocatori importanti sulle vie laterali di centrocampo. Così come non possiamo nascondere l’apporto non all’altezza delle sue potenzialità di Cigarini. Che è rientrato a Empoli dopo le tre giornate di squalifica ma non ha inciso. E anche prima dell’espulsione contro il Napoli aveva inciso raramente. Se centrocampo e attacco non funzionano in chiave offensiva è lampante che l’orizzonte sia minaccioso.

Mercoledì (ore 15) si gioca in Coppa Italia contro l’Avellino al Comunale. Quella Coppa snobbata dalle grandi, che - più del campionato - avrebbe potuto consentire all’Atalanta di coltivare qualche timido progetto europeo. Avrebbe perché abbiamo ormai capito che non è stagione per sognare. Contro l’Avellino, dunque, più del risultato, sarà basilare non perdere ulteriori pezzi. Ma non dovrebbe esserci il rischio visto che giocherà praticamente l’Atalanta2.

© RIPRODUZIONE RISERVATA