Inter in rodaggio: vantaggio da sfruttare
Centrocampo atalantino da scoprire

Scatta il campionato a calciomercato ancora in fermento e un’Atalanta da rinforzare in difesa (ma il brasiliano Toloi è virtualmente nerazzurro) dovrà vedersela stasera a San Siro contro un’Inter incompleta, anche se un reparto d’attacco con Icardi, Jovetic e Palacio è sempre da temere.

Sulla carta, l’Inter pare la big più in ritardo, sia perché mister Mancini è in attesa di almeno tre giocatori fondamentali (un esterno d’attacco, un centrocampista centrale di forte personalità e un terzino sinistro), sia perché finora ha stentato nel circo delle amichevoli di prestigio. È stato testato a lungo Kovacic come regista basso, salvo accantonarlo - quando è rientrato dalle vacanze Medel - e infine cederlo al Real Madrid. Così l’Inter stasera dovrebbe ripartire dal pitbull cileno che era stato criticato nella scorsa stagione proprio perché non è nelle sue corde dare qualità alla costruzione del gioco.

Dopo il clamore per Kondogbia, strappato al Milan a suon di milioni, l’Inter sembrava destinata a diventare la regina del calciomercato, invece si è arenata, tra problemi nel cedere i giocatori in esubero e colpi rimasti in canna a causa della spada di Damocle del fair play finanziario. Con il centrocampista francese c’è una nuova coppia di difensori centrali, Miranda e Murillo, e c’è in attacco Jovetic che deve riscattare le annate grigie al Manchester City, ma in generale resta la sensazione di una squadra incompiuta. Ecco perché potrebbe essere positivo per l’Atalanta sfidare subito una grande al 60%, come ha ammesso Mancini nella conferenza stampa della vigilia.

Naturalmente è un test molto importante per i bergamaschi. Soltanto alla conclusione del calciomercato, quando le rose delle squadre saranno definite, potremo fare le carte al campionato, anche se a naso si può dire che l’Atalanta, con in eredità una quart’ultima posizione e un mercato non esaltante, dovrà lottare per salvarsi. Per il momento l’Atalanta si presenterà infatti a San Siro con la difesa dello scorso anno meno Zappacosta e Benalouane, e con l’attacco inalterato, nel quale sarà rispolverato titolare Denis, mentre il centrocampo - anche complice l’infortunio di Cigarini e orfano di Baselli (che però era stato raramente titolare) - sarà nuovo per due terzi con de Roon e Kurtic accanto al sopravvissuto Carmona. C’è grande attesa e curiosità per vedere quale sarà il rendimento dei due su un grande palcoscenico e senza un direttore d’orchestra come il Ciga.

Naturalmente osservato speciale sarà pure il reparto arretrato che nell’ultimo torneo non si è rivelato granitico (57 reti sul groppone) e che dovrà essere irrobustito con un altro centrale affidabile (oltre a Toloi) a prescindere dalla prestazione di chi giocherà stasera. Così come l’attacco. Le condizioni non al 100% di Pinilla rilanciano subito Denis: il Tanque argentino, reduce da un’annata tormentata tra ritardo di forma, astinenza da gol, una ripresa realizzativa (alla fine otto segnature in totale) e infine il pugno a Tonelli, dovrà dimostrare la sua vitalità ed essere il leader della squadra con la sua esperienza. A San Siro contro l’Inter, una delle sue vittime preferite, Denis ha già combinato sfracelli (ricordiamo una sua tripletta nel clamoroso 4-3 esterno di due anni fa), per cui si può sognare.

Infine scopriremo che Atalanta - tatticamente ancorata al 4-3-3 di mister Edy Reja - sarà sul piano mentale, della personalità e della cattiveria agonistica, un tallone d’Achille nel 2014/15. Buon campionato a tutti e forza Atalanta!

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