Maxi primo botto
Mercato movimentato

Il botto di Capodanno, il primo affare rilevante in assoluto del calciomercato invernale che deve ancora scattare ufficialmente (il via lunedì 4 gennaio, stop il 1° febbraio alle 23), è stato dunque l’addio dell’Atalanta a Maxi Moralez. Stavolta è vero. L’argentino tascabile, che sembrava dovesse essere ceduto nell’estate del 2013 dopo un’annata deludente e che in quella scorsa aveva ceduto alle lusinghe dell’Al-Ittihad, salvo rifiutare in extremis per la riluttanza della moglie a trasferirsi in Arabia Saudita, giocherà dunque in Messico, nell’ambizioso Leon dove c’è una colonia di argentini (l’allenatore Pizzi e ben sei giocatori).

L’Atalanta che aveva pagato il giocatore 5 milioni di euro nell’estate del 2011 per strapparlo al club argentino del Velez Sarsfield l’ha ceduto al Leon per la medesima cifra. Moralez, 29enne tra un mese, ha firmato un contratto lungo e ricco, per cui si può dire che sia stato un affare gratificante sia per l’Atalanta, perlomeno sul piano economico, sia per il giocatore.

La cessione di Moralez significa che sarà un calciomercato abbastanza movimentato per l’Atalanta. Con una posizione di classifica molto positiva, la società nerazzurra avrebbe potuto limitare al massimo le operazioni nella campagna di riparazione e invece la rilevante mossa presuppone che ce ne sarà quanto meno un’altra importante, ovvero c’è da scovare il sostituto di Moralez, con mister Reja titolare praticamente inamovibile, ma è molto probabile, quasi scontato, che il club bergamasco miri anche a rinforzarsi nel cuore dell’attacco (per l’infortunio di Pinilla) e a centrocampo (per il lungo ko di Carmona).

Intanto, salutiamo Maxi con gratitudine. Un Maxi che ha dato addio all’Atalanta dopo quattro stagioni e mezza, 143 partite in serie A e 18 gol. Un Moralez che aveva destato curiosità e perplessità per il suo fisico da scricciolo (159 centimetri per 52 kg: giocatore più basso del campionato) polverizzando però i dubbi subito all’esordio con una doppietta a Marassi contro il Genoa (2-2 l’11 settembre 2011). Il primo anno è stato molto positivo con 6 gol in 34 partite nel ruolo di supporto a Denis, come trequartista nel 4-4-1-1 di Colantuono o come seconda punta nel 4-4-2. Deludente il secondo anno (appena un gol in 29 partite), tanto che si era ventilata una sua cessione, non concretizzatasi nell’estate del 2013.

Per fortuna, perché Moralez è stato fondamentale sia nel 2013/14 (5 gol in 32 partite), sia nel sofferto 2014/15 (5 gol in 30 partite) segnato dal cambio di gestione, da Colantuono a Reja. Verso la conclusione dello scorso campionato Maxi era stato relegato talvolta in panchina da Reja. Si pensava che nel 4-3-3 prediletto dal tecnico friulano non ci potesse essere spazio contemporaneamente per due giocatori come Gomez e Moralez sulle fasce e, considerato che Gomez era diventato un pilastro della squadra, si pensava anche che Moralez magari non avrebbe digerito l’ipotesi della panchina.

Invece Maxi - che aveva dato una grande mano alla squadra per evitare la retrocessione - si è riproposto alla grande anche nel primo scorcio dell’attuale campionato: titolare in tandem con Gomez, ha seminato sovente il terrore nelle difese avversarie. Tante azioni, tanti dribbling, tanti tiri, ma soltanto un gol in 17 partite. È stato il tallone d’Achille stagionale di Moralez che ha mostrato scarsa lucidità davanti al portiere avversario: ricordiamo il rigore fallito contro il Sassuolo nel finale e la ghiotta palla-gol fallita nei primi minuti contro il Napoli per citare l’episodio più clamoroso e quello più recente.

Senza Maxi, la cui perdita non è da sottovalutare, Reja dovrà scovare un nuovo incursore d’attacco. Nella rosa ci sono D’Alessandro, Estigarribia e Raimondi che possono giocare in quel ruolo, anche se con caratteristiche molto diverse (D’Alessandro è perennemente sulla rampa di lancio, Estigarribia prima di piombare nell’incubo infortuni era inamovibile, mentre la soluzione Raimondi è molto più difensiva) ma può farsi che il nuovo titolare a Reja lo possa regalare il calciomercato.

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