Sassuolo pericoloso
ma ci vuole la vittoria

Più diminuiscono le giornate da disputare, più diventano delicate e fondamentali le partite da giocare. Ci riferiamo naturalmente alla situazione di una squadra in lotta per la salvezza come l’Atalanta che - pur godendo ancora di 4 punti di margine sul Cesena, terzultimo - è da tempo in crisi di risultati (la miseria di tre punti raggranellati in otto turni) e vede il suo principale concorrente correre di più (sette lunghezze recuperate in dieci partite del girone di ritorno!) e con maggiore convinzione (basta pensare ai tre gol rimontati nel finale a Verona sabato scorso).

L’Atalanta ha avuto diverse possibilità di dare praticamente il colpo di ko alle sue due rivali (c’è pure il Cagliari a -5), con una vittoria in più sarebbe a +7 sui romagnoli e +8 sui sardi, ovvero praticamente a cavallo, ma ha sempre fallito, nonostante abbia avuto anche il vantaggio di conoscere spesso il risultato altrui. È così anche nella 30ª giornata, -9 dalla conclusione, visto che il Cagliari sabato era di scena a Marassi contro il Genoa e ha perso 2-0 (dopo aver colpito tre pali nei primi 20 minuti) e pure il Cesena è caduto in casa contro il Chievo per 1-0 in uno scontro salvezza giocato domenica alle 12,30.

I nerazzurri sono invece attesi alla seconda sfida interna consecutiva contro il Sassuolo domenica alla 15. Sabato scorso i bergamaschi sono stati incornati dal Toro incassando il primo ko della gestione Reja dopo tre pareggi di fila ed è di nuovo emerso il pessimismo perché la squadra è ricaduta pesantemente nei suoi ormai cronici errori. La situazione non è ancora drammatica perché c’è sempre un consistente cuscinetto di punti come garanzia e sarebbe sufficiente una domenica positiva per ipotecare la permanenza in serie A, il guaio è che la svolta sembra lì ma non si concretizza mai e se invece dovesse essere l’Atalanta a incappare in una giornata nera (il Cesena contro il Chievo ha una chance ghiottissima), davanti ai nerazzurri si spalancherebbe il baratro. Anche perché, almeno finora, la squadra bergamasca non ha dimostrato di essere attrezzata mentalmente per lottare con forza per la sopravvivenza.

Ecco dunque che il duello contro il Sassuolo vale moltissimo. Vale per la classifica e vale per il morale. Un secondo stop ravvicinato in casa sarebbe indigeribile anche per i tifosi che stanno continuando a sostenere con passione la squadra, nonostante lo spettacolo e i gol si siano visti con il binocolo. È ora di una vittoria corroborante, un pareggio sarebbe ancora sinonimo di precarietà.

Per Reja è il momento di scovare la quadratura del cerchio, puntare sui giocatori e sul modulo che danno maggiore affidamento. Se per i giocatori il mister goriziano non è molto fortunato perché tra infortuni e squalifiche hanno dovuto dare sovente forfait elementi potenzialmente decisivi (contro il Sassuolo rientreranno Denis e Gomez, ma sarà Pinilla a essere out per squalifica), per il modulo è il momento di decidere. Probabilmente sarà un 4-2-3-1 con Zappacosta, Gomez e Moralez a supporto di Denis, modulo che può leggersi anche con un 4-4-1-1, ovvero con Zappacosta e Gomez più larghi sulle fasce, Moralez trequartista e sempre con Denis unica punta.

Ma, lo ripeteremo fino alla noia, visto anche che il gioco latita e non è che ci si possa attendere all’improvviso una manovra d’attacco stupefacente, dovranno essere il carattere e la determinazione a far la differenza. Senza scordare la concentrazione e l’efficacia che dovrà permeare il reparto arretrato. Perché se i nerazzurri dovessero ripetere gli strafalcioni difensivi commessi contro il Torino, l’attacco del Sassuolo - uno dei più temibili della serie A con il trio Zaza, Berardi e Sansone - potrebbe fare male, molto male.

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