Severo test per la difesa
Confidiamo nell’attacco

Quando una squadra segna tre gol e ne incassa quattro non può che avere un obiettivo: mantenere il potenziale offensivo progredendo nella solidità difensiva. È quello che si ripromette l’Atalanta, di scena domenica sera a Marassi contro la Sampdoria nell’ex giardino di casa di mister Gasperini. Per l’allenatore, che ha regalato gran calcio ai tifosi del Genoa, sarà praticamente un derby.

Siamo ancora in una fase interlocutoria del campionato, mercoledì 31 agosto si esaurirà la fase estiva del calciomercato, e finalmente sarà possibile delineare il potenziale di tutte le squadre, nel prossimo weekend la serie A osserverà la sosta, così se ne riparlerà l’11 settembre. Fase interlocutoria, sì, in cui ci sono tante attenuanti da considerare, ma in palio ci sono sempre tre punti, per cui sarà bene che la squadra nerazzurra tenti di cancellare subito lo 0 in classifica rimasto tale dopo il 3-4 incassato a Bergamo contro la Lazio all’esordio.

Diciamo subito che a Marassi non si preannuncia una serata abbordabile per l’Atalanta perché i blucerchiati hanno vinto all’esordio in trasferta (1-0 a Empoli firmato Muriel), potranno sfruttare il fattore campo, hanno sulla carta attaccanti in grado di far molto male alla difesa nerazzurra e perché i bergamaschi, al di là delle potenzialità altrui, potrebbero aver qualche problema nel reparto arretrato che sarà orfana di Toloi, infortunatosi in extremis. Non è che il centrale brasiliano sia stato irreprensibile contro la Lazio, tutt’altro, ma è il perno della difesa scelta da Gasperini , un reparto che deve crescere e che avrebbe bisogno di amalgamarsi. Così invece ci sarà subito un cambiamento con Masiello che presumibilmente sostituirà Toloi al centro e con i riconfermati Raimondi e Zukanovic al suo fianco. In attesa di Konko.

Almeno dalle parole della vigilia, Gasp sembra orientato a ripresentare la difesa a tre, che è il suo marchio di fabbrica, almeno in partenza. Il dubbio è se punterà sul 3-4-3, ovvero sul modulo testato maggiormente in precampionato, o se ci sarà spazio ancora per il 3-5-2 impiegato per quasi tutto il tempo contro la Lazio (fino allo 0-3). Non è importante che sia il primo o il secondo (anche se mercoledì cala il sipario sul calciomercato e aver ben chiara quale sia la tendenza per il futuro sarebbe preferibile per rifinire in modo più organico possibile la rosa), ma è assolutamente fondamentale che l’Atalanta non ripeta i gravi errori commessi contro la Lazio, quando è stata sorpresa - ed è parsa una squadra di dilettanti - dalle azioni in velocità dei biancazzurri.

La Samp (4-3-1-2) non è sicuramente invulnerabile - ha rivoluzionato mezza squadra e ha in panchina un nuovo allenatore come Gianpaolo - ma ha un centrocampo tecnico e un attacco rapido e imprevedibile (Muriel-Quagliarella con Alvarez trequartista), per cui non ci sarà assolutamente da scherzare. Soprattutto Muriel, tre gol in due match tra Coppa Italia e campionato, sarà da neutralizzare e non potrà essere un solo giocatore a farlo: il 25enne colombiano è sempre stato molto discontinuo, ma ha doti da campione. Ci vorrà dunque un’Atalanta tatticamente unita ed ermetica.

Ma anche la squadra nerazzurra avrà le sue armi da giocare. Non scordiamo che contro la Lazio sono stati proprio i bergamaschi a costruire il maggior numero di palle-gol, per cui potrebbero essere loro a colpire. Magari con Paloschi, che si è fermato alla traversa domenica scorsa, o con Gomez, che il Sassuolo ha tentato inutilmente d’ingaggiare. Oppure con D’Alessandro, candidato al rientro da titolare in caso di 3-4-3, o magari con Kessié, già straordinario all’esordio con una doppietta. L’Atalanta deve crescere molto anche in attacco, sia come reparto, sia come rendimento dei singoli, scovare una sua precisa identità, ma intanto ha dimostrato di poter segnare in ogni momento ed è un gran bel vantaggio. Naturalmente nella speranza di realizzare un gol in più dell’avversario....

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