La classifica Mondiale dei simulatori?
In testa il Brasile. L’Italia finge poco

L’autorevolissimo Wall Street Journal si è messo a contare le simulazioni in campo durante i match del Mondiale brasiliano e quanto sono costati in termini di minuti persi. In testa c’è il Brasile con 17 finti infortuni, 5 al solo Neymar, davanti a Cile ed Honduras. La Bosnia è la più corretta.

Arbitro, ma fa finta!!! C’è chi lo pensa e chi si è messo a fare di conto. L’autorevolissimo Wall Street Journal si è messo a contare le simulazioni in campo durante i match del Mondiale brasiliano e quanto sono costati in termini di minuti persi.

Nell’articolo on line sono stati calcolati ben 293 casi di chiara simulazione, per un totale complessivo di 118 minuti e 21 secondi di (non) gioco. Calcolo fatto dal fischio dell’arbitro al momento del recupero miracoloso del supposto infortunato.

In testa – udite udite – c’è il Brasile con 17 finti infortuni, 5 al solo Neymar. Vero che i verdeoro si rialzano in fretta: sono rimasti per terra per soli 3 minuti e 18 secondi. Dietro c’è il Cile che quando si è trovato in vantaggio con la Spagna ne ha fatte di ogni per rompere il gioco. E anche le scatole agli avversari: ben 11 dei 16 finti infortuni dei cileni si sono verificati in quel frangente. Terzo posto per l’Honduras, che ha giocato male, ha perso 3 gare su 3 ed ha pure simulato per 15 volte. Ma come tempo complessivo i centramericani sono i più a terra di tutti con ben 7 minuti e 40 secondi.

E l’Italia? Solo 7 finti infortuni per un totale di 1 minuto e 36 secondi, 24ª su 32. Chiude la Bosnia, che in 3 partite ha simulato per sole 2 volte. E ha fatto pure in fretta: solo 24 secondi complessivi.

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