La scure di Trenitalia taglia anche in Bergamasca

Dal 4 agosto al 1 settembre saranno soppressi 302 treni sui 1.250 che circolano nei giorni feriali sulla rete ferroviaria lombarda. La denuncia è di Legambiente che denuncia gravi disagi per pendolari e turisti. Dei 302 treni locali soppressi, alcune decine riguardano ecco le linee che corrono nella Bergamasca."Anche quest’anno - denuncia Legambiente Lombardia - i pendolari lombardi che lavoreranno in agosto dovranno rinunciare a quasi un quarto (24%) dei treni solitamente disponibili nel tragitto casa lavoro. Ma anche i turisti ospiti della nostra regione che vorranno visitarne le città d’arte sarà meglio che si rassegnino a treni soppressi, allungamenti di percorso, viaggi disagevoli con imprevisti trasbordi su autobus sostitutivi. L’ennesimo taglio si inserisce nella pluriennale tradizione di Trenitalia che ogni anno nel periodo estivo sopprime numerosi convogli per far fronte alla cronica mancanza di treni e di personale. Misura decisa con l’assenso della Regione Lombardia, acquirente dei servizi ferroviari regionali. I treni verranno soppressi per lo più nel mese di agosto, ma in alcuni casi le soppressioni si estenderanno dal 16 giugno al 15 settembre".“Le ferrovie hanno in tasca una fotografia sbiadita di trenta anni fa quando le soppressioni avvenivano in coincidenza con la chiusura delle grandi fabbriche e tutti gli italiani andavano in ferie solo in agosto – rileva Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia - e trascurano il fenomeno turistico, per nulla marginale nella nostra regione: infatti la sola Lombardia sviluppa il 20% del turismo straniero in Italia che come è noto si muove molto in treno: è dedicata a loro la sgradita sorpresa di un servizio azzoppato.”"Dopo i disagi di questa primavera - prosegue Legambiente - i pendolari lombardi dovranno subire anche queste consistenti riduzioni di servizi. Per di più piove sul bagnato: ad essere maggiormente colpite dalla scure estiva delle ferrovie dello Stato saranno le provincie di Cremona, Mantova, Pavia e Sondrio: si tratta delle due fasce della ’Lombardia minore’, quella della bassa Padana e del territorio montano che, sebbene dotata di una discreta rete ferroviaria, beneficiano di servizi di trasporto pubblico divenuti progressivamente più scadenti con l’andare degli anni, con allungamenti dei tempi di percorrenza, sospensioni prolungate del servizio per lavori sulle linee in orari diurni, chiusura anticipata del servizio. Per questi ’lombardi di serie B’ è meglio dimenticare il treno per il prossimo mese. Ma anche i collegamenti metropolitani, ad esempio con l’area di Bergamo o con la Brianza, saranno fortemente penalizzati. Disagi per tutti, dunque, aspettando l’alta velocità".GUARDA L’ELENCO DEI TRENI SOPPRESSI (04/08/2008)

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