Stazione delle autolinee, un po’ di storia

Stazione delle autolinee di Bergamo, anno 1988. 15 anni fa la stazione dei bus non era molto di versa da quella di ora

I lavori di costruzione risalgono al 1958, esattamente 45 anni fa. Da allora non sono state effettuate modifiche sostanziali. Nel 1974 passavano oltre mille pullman al giorno con 25mila passeggeri. Il terminal era ritenuto d’avanguardia. Già allora si parlava di blocco del traffico e uso dei mezzi pubblici: non per lo smog, ma per la crisi petrolifera.

E già allora vi erano delle polemiche. Non per la sicurezza ma per i parcheggi. Oltre ai negozi e bar, la zona era provvista anche di un albergo diurno con docce pubbliche.

Negli anni 80 l’inizio del declino. Aumentano gli scippi, le rapine e soprattutto lo spaccio di droga. La sala d’aspetto diventa un bazar dello spaccio e ostello per sbandati.

I commercianti - da anni sul piede di guerra - insorgono. Il comune pensa ad un intervento: nella sala d’aspetto si può accedere solo con il biglietto, ma ben presto i passeggeri rinunciano ad entrarvi, mentre crescono le retate e i presidi delle forze dell’ordine.

Si muove anche la solidarietà con l’istituzione del camper di don Fausto Resmini e i volontari della Caritas. Nel 2002 arrivano anche le telecamere. Ora i lavori, iniziati 2 anni fa e costati 2 milioni di euro, solo per il primo lotto.

Poi arriverà la riqualificazione del piazzale degli alpini ed infine le nuove pensiline.

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