Operaio condannato a 10 anni per violenze sulla figlia minorenne

Aveva abusato della figlia minorenne mentre era in corso un processo contro di lui proprio per lo stesso motivo: un 43enne della Bassa Bergamasca, attualmente in carcere, è stato condannato in Tribunale a Bergamo a dieci anni di reclusione. In aprile è prevista la sentenza dell’altro processo contro di lui, sempre per abusi sessuali nei confronti della figlia, oggi 17enne.

La vicenda si sarebbe consumata tra le mura domestiche: una famiglia in crisi, lui operaio, separato ormai da quattro anni dalla moglie, padre di tre figlie, due delle quali oggi residenti in Calabria con la madre. La terza figlia, dopo un breve periodo di convivenza con la madre, aveva scelto di trasferirsi a vivere con il padre, in un paese della Bassa Bergamasca. Dopo un po’ sarebbero cominciati gli abusi sessuali, a cui la ragazza, che abitava sola con il padre, sarebbe stata costretta a sottomettersi, subendo anche maltrattamenti.

Nei confronti dell’uomo era nata un’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Anna Ponsero, sfociata in un processo con l’accusa di abusi sessuali su minore. Lo scorso 15 ottobre scorso l’arresto dell’uomo da parte dei carabinieri di Treviglio, su ordine di custodia cautelare emesso dal giudice per le indagini preliminari di Bergamo Stefano Storto. Secondo quanto raccontato prima da un amico della minorenne e poi dalla ragazza stessa, mentre il procedimento penale nei suoi confronti andava avanti, l’operaio avrebbe di nuovo abusato della figlia.

Da quel giorno il 43enne si trova nel carcere di via Gleno. Interrogato nei giorni seguenti dal gip di Bergamo si era avvalso della facoltà di non rispondere alle domande. Durante l’udienza, il pubblico ministero ha chiesto una condanna a 13 anni di reclusione. La terna giudicante ha condannato l’operaio a dieci anni.

(06/03/2003)

Su L’ECO DI BERGAMO del 7 marzo 2003

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