Sotto il Monte, l’incendio alla Pavia Ecologici obbliga alla chiusura un’azienda di vernici

E’ ancora critica la situazione a Sotto il Monte Giovanni XXIII in seguito all’incendio in un capannone in via Artigiani dove opera la ditta “Pavia Trasporti Ecologici srl ”. Nel rogo sono andate distrutte novecento tonnellate di rifiuti (carta, stracci, plastica e legno). Nonostante non vi siano stati feriti o intossicati, il rogo ha provocato una nube densa che ha portato allo stato di allerta nella zona e nei comuni vicini. Due anni fa il 12 giugno 2005 lo stesso capannone, era stato teatro di un incendio simile, con le fiamme che avevano bruciato i rifiuti, anche allora depositati nella struttura per essere poi lavorati dal personale della stessa ditta e smaltiti. Per tutta la notte e la giornata di oggi a Sotto il Monte si sono avvicendate numerose squadre dei vigili del fuoco. Il fumo di è propagato nell’adiacente azienda tedesca Weilburger Schramm Coating Italia Spa specializzata nella produzione di vernici e smalti per uso industriale, vernici antiaderenti per pentole, vernici e smalti per imballaggi in alluminio. Proprio a causa del fumo e anche dell’acqua razionata (la maggior parte è utilizzata dai pompieri), la stessa Weilburger ha dovuto chiudere provvisoriamente i battenti e i 43 dipendenti sono stati invitati a recarsi a casa. Il ciclo produttivo dell’azienda tedesca è al momento sospesa.

E’ probabile che il lavoro dei vigili del fuoco debba continuare per tutta la notte. Il rogo si è sviluppato l’altra mattina attorno alle 15,30 quando alcune persone che abitano nella zona di via Artigiani, dopo aver visto fiamme e fumo che uscivano dai finestroni del capannone, hanno dato l’allarme.

Sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco di Bergamo che verificato la pericolosità e l’enormità dell’incendio hanno chiesto l’intervento di mezzi e uomini di altri comandi. In via Artigiani sono arrivati i pompieri di Treviglio, Lecco, Zogno e una grossa autobotte dall’aeroporto di Orio al Serio. Il lavoro di spegnimento è svolto da una cinquantina di Vigili del fuoco coordinati da GianMario Gnecchi e Mario Alberti che possono contare su 12 automezzi scaricando sulle fiamme sui rifiuti migliaia di metri cubi di acqua rifornendosi dagli idranti attivi nella zona industriale e in paese.

La colonna di fumo che aveva raggiunto un’altezza ragguardevole e visibile da una distanza di parecchi chilometri aveva messo in allarme anche i cittadini dei paesi vicini e gli amministratori comunali che si erano recati sul posto dell’incendio. Il sindaco Eugenio Bolognini ha intanto emesso un’ordinanza di inagibilità della struttura. (06/07/2007)

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