L’Asl Seriate ha aperto la stradaal volontariato civile nella sanità

Il servizio volontario civile, erede dell’abolito servizio di leva, è entrato anche nei luoghi della sanità bergamasca, con risultati sorprendenti. Ne sono rimasti sorpresi gli stessi promotori, nella fattispecie, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Seriate, Amedeo Amadeo che aveva consentito l’avvio dell’iniziativa, e l’equipe coordinata da Ivana Pelliccioli e Delia Bonzi, che l’hanno resa operativa.Insomma, l’esperienza maturata a Seriate, è destinata a fare scuola e ad aprire sempre il campo sanitario al volontariato civile. I numeri, del resto, parlano chiaro: finora 33 ragazzi hanno «lavorato» per un anno a una serie di progetti utili all’azienda, all’utente-malato, al territorio e a loro stessi: dal dicembre 2004, quando è stata avviata l’iniziativa, 25 ragazzi hanno prima svolto un anno di volontariato, poi sono stati autorizzati altri due progetti per 8 giovani che hanno preso servizio alla fine del 2005. Le ore di lavoro dei ragazzi sono state 39.600, gli assegni loro erogati pari a 171 mila euro.I 12 mesi di impegno nella struttura sanitaria di Seriate sono stati illustrati dai protagonisti nell’aula universitaria di via dei Caniana, in occasione di un convegno che ha consentito di fare il punto su questa avventura di solidarietà, efficienza ed anche di opportunità occupazionale.Non lascia dubbi il giudizio espresso da Elena Barcella, laureanda allo Iulm, Matteo Matti, laureando in Lettere e Sara Carminati, laureata in Psicologia: tre giovani che hanno optato per dodici mesi di impegno volontario e ne sono usciti più che soddisfatti. Elena ha avviato l’ufficio comunicazione dell’azienda ospedaliera di Seriate; Matteo ha trovato un posto di lavoro al Cup (il centro per le prenotazioni); Sara si è arricchita di conoscenze concrete nella farmacia dell’azienda. Tutti e tre concordano: abbiamo colto un’occasione e grazie a questa siamo cresciuti. A quanto pare in questa esperienza ci hanno guadagnato tutti: l’Azienda ospedaliera di Seriate, che ha visto realizzati con passione una serie di progetti decisamente utili; l’Università, che attraverso la collaborazione all’iniziativa ha concretizzato uno degli obiettivi più importanti: collegare gli studenti col territorio, come hanno spiegato il rettore Alberto Castoldi e il manager didattico Vanni Maggioni; il mondo imprenditoriale, come ha sottolineato Matteo Zanetti, del direttivo dell’Unione industriali.Ivo Lizzola ha messo invece in rilievo la positività etica e sociale di queste esperienze di volontariato civile, peraltro ancora limitate in Italia, come ha rilevato il prefetto Cono Federico.(07/03/2006)

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