Ricerca sulla qualità della vita
La Bergamasca perde 7 posizioni

A Bergamo la qualità della vita è scarsa. Lo dice l’indagine pubblicata lunedì 8 dicembre su ItaliaOggi riguardante l’intero panorama delle 103 province italiane, rispetto al quale la Bergamasca perde sette posizioni rispetto all’anno precedente, passando dal 47° al 54° posto. Al primo posto della classifica generale si piazza Siena, seguita da Trento e Bolzano. A chiudere, invece, Agrigento, preceduta da Enna e Napoli. Per quanto riguarda le province lombarde, al primo posto si classifica Mantova (6ª nella generale), seguita da Sondrio (16ª), Cremona (28ª), Milano (31ª), Brescia (34ª), Lecco (35ª), Varese (43ª), Bergamo (54ª), Como (55ª), Pavia (63ª) e Lodi (84ª). «L’indagine – spiega ItaliaOggi – è stata realizzata da Augusto Merlini e Alessandro Polli del dipartimento di Teoria economica e metodi quantitativi per le scelte politiche dell’università La Sapienza di Roma, coinvolgendo numerosi enti e istituti di ricerca. Dal lavoro emerge il marcato arretramento rispetto al 2007 di province in cui la qualità della vita è buona o almeno sufficiente, e un parziale peggioramento nei grandi centri urbani del nord». Tra queste appunto Bergamo, che si piazza nel terzo gruppo, quello che definisce la qualità della vita scarsa, con un dato finale di 398,73 punti, ben più lontani dai mille di Siena rispetto allo zero di Agrigento. Nel terzo gruppo insieme a Bergamo, a livello lombardo, il trio Como, Pavia e Lodi: ai primi posti, con una buona qualità di vita, troviamo Mantova e Sondrio. Nelle restanti province lombarde il giudizio parla di una qualità di vita accettabile. Analizzando in profondità i dati bergamaschi e, più in generale, quelli lombardi, troviamo delle piacevoli conferme ma anche delle brutte sorprese. Confermato il buon tenore di vita – siamo all’8° posto; al primo Milano, poi Varese (6), Brescia (15), Lodi (17), Lecco (20), Mantova (23) –, le altre buone notizie arrivano dal fronte dell’ambiente. Bergamo, insieme ad altre 25 province, è nel gruppo 1, in compagnia di Mantova, Sondrio, Cremona, Pavia e Brescia. Da rilevare, comunque, lo slittamento dalla 10ª alla 21ª posizione. Tra le note positive ambientali, il primo posto per la nostra capacità di depurare le acque reflue (100%), in compagnia di Lecco e Sondrio. Ottime posizioni anche per il trasporto pubblico (9ª posizione rispetto alla 13ª dell’anno precedente) e per la raccolta differenziata (9ª rispetto alla 12ª). Buoni risultati anche per le Ztl (anche se con uno scivolone dal 2° al 18° posto) e per la percentuale di presenza di nitrati nelle acque (31° posto). Nella media le posizioni riguardanti la concentrazione di biossido d’azoto (44°, rispetto al 32°), concentrazione di Pm10 (67° rispetto al 56°), piste ciclabili (invariata al 53° posto), verde pubblico (52° rispetto al 46°), rifiuti urbani (45° rispetto al 52°), aziende certificate Iso 14000 (47° rispetto al 30°). Dati su cui riflettere invece per quanto riguarda i consumi pro capite annui rispettivamente dell’acqua (siamo al 100° posto, con 247 litri: ma si sa, a Bergamo l’acqua del rubinetto è molto buona da bere), del carburante (56° posto con 448 litri) e dell’energia elettrica (94° posto con 1.301 Kwh). Con oltre 62 autovetture ogni cento abitanti Bergamo si piazza al 49° posto nazionale (rispetto al 43° del 2007: Sondrio ne ha oltre 56), mentre è ultima per i metri quadrati per abitante di Ztl (anche se non sembrerebbe). Foto in bianco e nero per gli altri temi. Qualità accettabile per il disagio sociale e personale (47°), scarsa invece per il tempo libero (81° posto, ultimo della truppa lombarda, dove Milano si piazza prima al 32° posto nazionale), criminalità (nel 3° gruppo insieme a Cremona, Varese e Pavia). Insufficiente invece la qualità nei servizi. La nostra città, al 94° posto, è nella truppa delle 28 province (sette delle quali nel nord ovest, tra cui Varese, Lecco, Lodi e Como) del 4° gruppo. Brutte notizie dal fronte degli affari e del lavoro, con una qualità giudicata scarsa: Bergamo è nel terzo gruppo (66° posto rispetto al 32° dell’anno precedente), ben lontana dal trio Cremona, Sondrio e Lecco (26°, 27° e 28°), Milano e Pavia (44° e 45°), Brescia (51°) e Como (53°). La disoccupazione nella bergamasca si attesta al 2,6% (7° posto generale), migliore dato lombardo. Al 92° posto invece per quanto riguarda il numero di imprese registrate per 100.000 abitanti (per la precisione 8.860). (08/12/2008)

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