Nella notte di San Lorenzo la magìa delle stelle cadenti

Per gli amanti delle stelle l’appuntamento con la magica notte di San Lorenzo, la più famosa fra le serate solcate dalle stelle cadenti, che il calendario fa cadere domani notte, fra il 10 e l’11 agosto, è arrivato.

Uno spettacolo grandioso, unico nel suo genere, prodotto - come hanno accertato gli studi più recenti - da granelli di carbone e di ferro, con diametro da pochi micron a qualche centimetro, lasciati in scia dalla cometa Swift-Tuttle, che in estate incrocia l’orbita terrestre. I frammenti, attratti dal campo gravitazionale terestre, precipitano a una velocità di 30.000 km/h verso il nostro pianeta e nell’impatto con l’atmosfera si incendiano, gassificando e creando così l’effetto luminoso delle stelle cadenti.

Purtroppo, però, da qualche anno, il fenomeno è in diminuzione per colpa della Terra che negli anni, con i suoi passaggi orbitali, ha ripulito e impoverito parte della scia. Nel ’700 e nel secolo scorso, il fenomeno era macroscopico e le cronache di allora parlano di autentiche piogge astrali (10.000 avvistamenti all’ora). Ora siamo nell’ordine di 1000 stelle cadenti all’ora.

Chi volesse osservare in diretta le «stelle cadenti» può recarsi domani sera, a partire dalle 21, presso l’Osservatorio Astronomico delle Prealpi Orobiche, a Ganda di Aviatico, dove il CAB organizza una serata cosmica. Altri ottimi punti di osservazione «made in Bergamo» sono: il Pertus, il Canto Alto, i pratoni del Pizzo Formico e gli Spiazzi di Gromo, in Val Seriana, i Colli di San Fermo e il Monte Bronzone. Ma anche il Monte Zucco, a San Pellegrino, i Piani dell’Avaro e Cà San Marco, in Alta Val Brembana. E, nella Bassa Bergamasca, le campagne di Fontanella e Pumenengo.

(09/08/2003)

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