Alzano e Albino: soldi e tutele
per chi ha perso il lavoro

La scure della crisi colpisce e la Valle Seriana accusa il colpo. Ma dall'area che è stata e vuole restare la locomotiva economica della terra bergamasca, scatta la controffensiva per rimettersi in piedi e dare a chi ha perso il lavoro – o ha visto ridursi drasticamente il reddito – un aiuto per la svolta.

In campo sono scese la Caritas, le parrocchie, le fondazioni, le cooperative. Ma anche gli enti pubblici: se è cosa recente la presa di posizione del Consiglio provinciale che ricorda come la cura di fondi di solidarietà sia competenza dei Comuni, ecco come i Comuni si piazzano in prima linea.

Alzano e Albino, maggiori centri della bassa valle dove le amministrazioni, oltre a partecipare a iniziative come il Fondo provinciale diocesano famiglia lavoro sono scese in campo singolarmente.

Ad Alzano, in particolare, lo stanziamento che fa capo al Comune arriva a 500 mila euro. Una cifra pari, per capirci, a quella versata in primavera dal Comune di Bergamo nell’istituzione di un fondo proprio. Solo che il capoluogo conta 118 mila abitanti, Alzano 13 mila.

Ad Albino, invece, i posti di lavoro sono entrati nella definizione di accordi urbanistico-edilizi: nel solo piano «Centro Honegger», ad esempio, il Comune ha fatto mettere nero su bianco che 40 posti a tempo pieno e indeterminato andranno a residenti.

Alcuni numeri possono far comprendere meglio la situazione: in base alle elaborazioni di Cisl, Cgil e Uil sui dati dei Centri dell’impiego al 31 ottobre 2009, in tutta la provincia sono a quota 11.607 i lavoratori di 138 aziende – principalmente manifatturiere – interessati dalla cassa integrazione straordinaria (situazioni di criticità). A questi si aggiungono 8.780 lavoratori coinvolti dagli ammortizzatori in deroga finanziati dalla Regione. Quindi più di ventimila lavoratori bergamaschi coinvolti dalla crisi, senza contare l’edilizia, i lavoratori a termine, la Cassa ordinaria e quanti hanno già perso il post.

In tutto questo, la bassa Valle Seriana non se la passa bene: se il record di lavoratori in cassa straordinaria richiesta spetta all’area di Bergamo e hinterland, comunque più popolata, con 4.650 soggetti (22,8% del totale) i Centri per l’impiego che fanno capo ad Albino registrano 3.785 casi (18,6%).

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 14 novembre

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