Provincia: difesa del crocefisso
No alla giornata contro l'omofobia

Crocefisso e omofobia i principali argomenti all'ordine del giorno in Consiglio Provinciale. Sul tema crocefisso l'assemblea consiliare ha ribadito la contrarietà alla sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo che ha chiesto all'Italia di togliere i crocefissi dalle aule scolastiche e si è schierata a favore del ricorso presentato dall'Italia.

Nora Prevedoni della maggioranza ha affermato che «il crocefisso è un simbolo dell'identità nazionale ed europea, non si può cancellare». Astenuta (con motivazioni di forti inesattezze e pretestuosità) la minoranza. Paolo D'Amico, Sinistra per Bergamo, è intervenuto dicendo: «La sentenza non mette in discussione il valore del crocefisso, ma semplicemente salvaguardia i differenti orientamenti religiosi che possono esserci in una scuola».

La minoranza aveva presentato una mozione in cui domandava l'adesione alla Giornata mondiale contro l'omofobia, ma è stata respinta. Sempre Nora Prevedoni ha commentato: «Aderire alla manifestazione sarebbe come garantire privilegi giuridici che discriminerebbero il resto della popolazione. Gli omosessuali godono già di tutti i diritti». L'intervento di D'Amico: «L'omofobia sembra che sia un pregiudizio più tollerato di molti altri. Con l'adesione si sarebbe rotto questo meccanismo, sarebbe stato un messaggio simbolico molto importante».

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