L'ex sindaco Bruni sul Pgt
«È il nostro, ma peggiorato»

L'ex sindaco di Bergamo, Roberto Bruni, Elena Carnevali, Vittorio Grossi e Pietro Vertova hanno diramato sabato 5 dicembre un comunicato stampa in cui si esprimono delusione per il PGT adottato che in pratica è quello che era stato previsto dalla vecchia maggioranza di centrosinistra con peggioramenti del centrodestra in diversi punti. Ecco il testo del comunicato.

«Il Sindaco, la Giunta e l’Assessore Pezzotta si sono affannati ancora ieri, dalle colonne de "L’Eco di Bergamo", a sostenere che il PGT risultante dalle controdeduzioni alle osservazioni è diverso dal PGT adottato dalla precedente Amministrazione. Si tratta di un’affermazione avventata e insostenibile perché, se le cose stessero davvero così, vi sarebbe l’obbligo giuridico di procedere alla ripubblicazione dell’intero Piano, mentre la ripubblicazione è stata disposta solo per gli 8 ambiti stralciati, per una parte di Porta Sud e, in accoglimento di una richiesta delle opposizioni, per il "verde sportivo" a Grumello del Piano».

«Il perché di tanta insistenza è presto detto: nasce dal disagio che la maggioranza avverte di fronte all’evidente scarto tra i proclami elettorali e i fatti concreti, disagio ben fotografato da un Ordine del Giorno a firma dei tre capigruppo della maggioranza con cui si voleva impegnare la Giunta a rendere in futuro i documenti di Piano coerenti al programma elettorale e alle linee politiche della coalizione di maggioranza. L’Ordine del Giorno è stato poi ritirato, dopo un tentativo fallito, perché proceduralmente scorretto, di correggerlo in corso d’opera, ma resta il dato politico della confessata incoerenza tra il PGT come approvato e le linee politiche della maggioranza».

«Il PGT, nella sua impostazione strategica, è e resta quindi quello adottato dalla maggioranza di centrosinistra, con il voto contrario del centrodestra, ma è stato, a nostro avviso, peggiorato in più punti:
• gli stralci e l’operazione di riduzione del PLIS l’hanno reso "provvisorio" in parti consistenti, nel senso che è tutt’altro che chiaro quale sarà il destino urbanistico definitivo di tale aree della città;
• vi è stato il sacrificio, a Porta Sud, del parco urbano di Via Gasparini, con un indebolimento della cintura verde, privata di 460.000 mq di verde pubblico;
• l’ipotizzata Cittadella dello Sport a Grumello del Piano è un’idea debole dal punto di vista localizzativo e compromette il Parco Agricolo, con un consumo di 350.000 mq di campagna coltivata;
• vi è stata sistematicamente una forte penalizzazione del patrimonio pubblico, perché le riduzioni volumetriche più consistenti hanno riguardato aree di proprietà comunale (Stadio attuale, Celadina, diritti edificatori comunali dell’UMI 1 di Porta Sud)».

«Non abbiamo mancato di condividere alcune modifiche perché non consideravamo "blindato" il PGT adottato, ma siamo rimasti delusi da un dibattito incentrato in gran parte su una vera e propria "ossessione quantitativa" senza la dovuta considerazione per i problemi strategici di sviluppo della città, obbligata a scegliere tra l’immobilismo che la destinerebbe ad un ruolo marginale e satellite, e uno sviluppo equilibrato che sappia coniugare la qualità urbana ed ambientale con la dinamicità necessaria».

«Dubitiamo quindi, come rilevato anche da Dino Nikpalj in un recente editoriale, che si sia colta fino in fondo l’essenza dei problemi che la città ha di fronte, cui il PGT contribuiva e contribuisce ancora a dare, nonostante tutto, una risposta convincente. Di qui la nostra preoccupazione per la gestione futura del Piano, che seguiremo con attenzione e con spirito costruttivo. Reiteriamo nuovamente due suggerimenti avanzati nel corso della discussione consiliare e rimasti ignorati dalla maggioranza: la necessità di una prosecuzione dell’esperienza della Grande Bergamo, perché i temi urbanistici della città vanno affrontati in maniera coordinata con le scelte dei comuni dell’hinterland, e l’esigenza di proseguire l’esperienza dell’Ufficio di Piano per continuare ad usufruire, anche nella fase attuativa, dell’alta professionalità di cui i suoi componenti hanno dato prova nella redazione del PGT».
 Roberto Bruni (Lista Bruni)
 Elena Carnevali (Partito Democratico)
 Vittorio Grossi (Italia dei Valori)
 Pietro Vertova (Verdi)

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