Cromo nella falda, lunedì Ciserano
presenta il progetto di bonifica

Decisa la bonifica della falda acquifera dei paesi della Bassa inquinata da cromo VI (cromo esavalente). Lunedì Ciserano presenterà ad Arcene, Verdellino, Castel Rozzone e Treviglio, i cinque comuni maggiormente coinvolti dal problema, un progetto preliminare che prevede la realizzazione a Sud della provinciale Francesca di pozzi di sbarramento con il compito di prelevare l’acqua della falda, depurarla e poi riversarla nei corsi d’acqua di superficie oppure nella rete fognaria.

Il progetto, la cui versione definitiva è attesa per gennaio, dovrà essere autorizzato da Arpa e Regione dalla quale ancora si attende la convocazione di un tavolo tecnico-scientifico in cui dovrà essere deciso se porre limitazioni all’uso agricolo dell’acqua della falda (l’Asl ne ha già sconsigliato la nebulizzazione). A tal riguardo nell’incontro di lunedì Ciserano, Arcene, Verdellino, Castel Rozzone e Treviglio decideranno anche se inviare una lettera di sollecito al Pirellone. Il desiderio di tutti a questo punto è quello di procedere nel modo più spedito possibile visto che nel frattempo, anche se molto lentamente, il cromo VI si sta diffondendo.

Da questa preoccupazione deriva la decisione di Ciserano di presentare già lunedì un progetto preliminare di bonifica su cui iniziare a ragionare con gli altri Comuni. Nonostante ancora non si sappia quale sia il colpevole, oppure i colpevoli, dell’inquinamento. Intanto sono in corso analisi attraverso la realizzazione di piezometri nell’azienda Cromoplastica di Verdellino. Inizialmente individuata come principale sospettata ora a tal riguardo emergono sempre più dubbi.

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