Ferito a bottigliate, finisce in cella
Era in Italia da clandestino

Lovere, coppia di banditi rapina le PosteOltre al danno (le bottigliate in testa ricevute da un connazionale), la beffa di essere arrestato perché clandestino. È successo a un cittadino boliviano di 26 anni, alle 5 del mattino di domenica. Il giovane, secondo la ricostruzione della polizia, è stato trovato a terra da un connazionale di passaggio in via Palma il Vecchio. Era ferito, in maniera non grave, alla testa. Il giovane sudamericano è stato accompagnato dall’amico al pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Bergamo. Lì ha trovato però una volante della polizia, che era al pronto soccorso per altre ragioni di servizio. Già che c’erano, gli agenti si sono informati sulla natura delle ferite alla testa riportate dal boliviano. Il giovane ha spontaneamente dichiarato di essere stato aggredito da un connazionale all’esterno di un locale pubblico, proprio nella zona di via Palma il Vecchio. L’aggressore, sconosciuto, lo aveva invitato a bere una birra – ha spiegato il giovane – ma lui aveva rifiutato. Per tutta risposta, l’individuo gli aveva sferrato una bottigliata in testa, lasciandolo poi sanguinante sull’asfalto. La polizia ha avviato accertamenti in proposito, ma nel controllare i documenti al ferito, ha preso atto che si trattava di un clandestino, già destinatario di provvedimento di espulsione da parte del questore. Così, terminate le cure al pronto soccorso, gli agenti non hanno potuto far altro che arrestarlo per violazione della legge sull’immigrazione.(10/11/2008)

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