Immigrati, la regolarizzazione rischia il flop

I dati della prefettura parlano di quasi 45 mila moduli ritirati, 27 mila «blu», destinati ai lavoratori dipendenti, 17 mila per colf e badanti: solo 5 mila sono stati riconsegnati

Per gli addetti ai lavori occorre attendere i risultati finali per esprimere un bilancio definitivo, ma i numeri della regolarizzazione dei lavoratori immigrati nella Bergamasca parlano di un flop sotto molti aspetti annunciato, soprattutto negli ultimi tempi. Spropositato il numero di kit per la regolarizzazione ritirati negli uffici postali di città e provincia: in prefettura parlano di quasi 45 mila moduli ritirati, 27 mila «blu», destinati ai lavoratori dipendenti, 17 mila per colf e badanti. Molto più esiguo il numero di kit riconsegnati in posta per l’ammissione della domanda di regolarizzazione: lunedì, secondo i numeri a disposizione della prefettura, le domande presentate erano poco più di 5.000, di cui 3.976 per l’emersione di lavoratori dipendenti, 1.229 per la regolarizzazione di colf e badanti. In termini di tempo, per entrambe le categorie di lavoratori, siamo al giro di boa: per colf e badanti la sanatoria ha preso il via a settembre e scadrà il 10 novembre. Per i lavoratori dipendenti il decreto aveva previsto la scadenza per ieri, ma in fase di conversione in legge in Senato è stata stabilita una proroga all’11 novembre. A metà del percorso i numeri, secondo la prefettura, sono in linea con le previsioni iniziali.

Gli sportelli polifunzionali della prefettura, quelli allestiti ad hoc per le procedure di regolarizzazione nella fase successiva all’istruttoria sulle richieste di regolarizzazione, dovrebbero aprire i battenti all’inizio di novembre. Il tempo necessario per esaminare le domande corredate da documentazione che già da ieri (il numero per adesso è limitato) il Centro servizi delle Poste di Roma ha iniziato a spedire a Bergamo.

Da L’Eco di Bergamo del 10 ottobre 2002Paolo Doni

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