Un polo geriatrico riabilitativo Così sarà il nuovo Gleno
(Foto di
Maria Zanchi)
«Il nuovo Gleno sarà pronto entro l’1 gennaio 2012, ma quello che la Fondazione Santa Maria Ausiliatrice vuole fare di questa struttura, ovvero un polo geriatrico riabilitativo per tutta la città di Bergamo, è già partito. Siamo una società sempre più vecchia e dobbiamo affrontare grandi impegni per rispondere a un impegno sociale sempre più pressante: aiutare persone spesso rimaste sole, non autosufficienti, con gravi problemi dovuti a malattie neurovegetative altamente invalidanti, Alzheimer in primo luogo, e il Gleno è già in campo con terapie innovative: non solo farmaci, ma soprattutto quanto le ultime ricerche scientifiche mettono a nostra disposizione, dalla musicoterapia, alla terapia dei colori, al dolce risveglio, fino alla "stanza del viaggio" e alla doll therapy. Ebbene, il nuovo Gleno si è già messo in attività con le terapie più innovative».
È Fabrizio Lazzarini, direttore generale della Fondazione, a illustrare quello che nascerà della vecchia casa di riposo, dove attualmente sono in via di conclusione le cosiddette opere propedeutiche alla realizzazione fisica del nuovo Gleno; quello che, dal punto di vista medico, psichiatrico, assistenziale e sanitario, non si vede certo, attraverso le attuali vetuste strutture dell’ospizio in via Gleno che, con l’accordo di programma che prevede anche una «rivoluzione» urbanistica da attivare nell’arco di 10 anni, per metterà in collegamento, anche dal punto di vista fisico, con un parco frubile da tutti, la innovativa struttura di accoglienza per anziani con modernissimi insediamenti residenziali e commerciali. Per saperne di più leggi L'Eco in edicola giovedì 7 gennaio