Isolotto, il sindaco di Ponte
«Facciamone un parco fluviale»

Il riscatto dell’Isolotto di Ponte San Pietro parte da una proposta di piano integrato d’intervento presentata all’Amministrazione comunale dalla famiglia Cattaneo di Bergamo, proprietaria di circa 90.000 metri quadrati di questa vasta area posta tra il fiume Brembo e Quisa e vicina al centro storico del capoluogo dell’Isola. Un progetto che l’Amministrazione comunale vuole portare avanti, ma che ha sollevato discussioni, prese di posizione contrastanti sia a livello politico che da parte dei cittadini.

«La nostra Amministrazione – spiega il sindaco Giuliana Reduzzi – dall’inizio del mandato ha messo in agenda il recupero dell’Isolotto, un’area verde collocata nel centro urbanizzato di Ponte. Da decenni i pontesampietrini sognano di appropriarsi di questa zona per poterla frequentare. L’Isolotto si distingue per la presenza di vegetazione e di flora di pregio. La nostra volontà è quella di valorizzare e riqualificare l’area con la creazione di un parco tematico naturalistico, fluviale, attrezzato, aperto anche alla didattica per le scuole e agli studiosi. Per raggiungere l’obiettivo, il primo passaggio è quello di acquisire l’area che è di proprietà privata. Le casse comunali non consentono di spendere centinaia di migliaia di euro. Da qui il ricorso al piano integrato».

Il proprietario ha sottoposto al Comune una proposta che prevede un comparto residenziale e in cambio la cessione gratuita di circa 80.000 metri quadrati di parco fluviale. Il progetto è in fase di definizione per migliorarlo e per verificare la fattibilità a fronte dei vincoli che gravano sull’area.

«Vogliamo trovare le soluzioni più idonee per raggiungere l’obiettivo – sostiene ancora il sindaco –, siamo aperti anche ai contributi degli ambientalisti e delle associazioni intervenute nel dibattito sul futuro dell’Isolotto. Nel progetto c’è un’attenzione alla fauna dell’Isolotto e un occhio riguardo alle orchidee che si vedono nel prato».
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