Grazie allo scudo fiscale salvate
le scuole dell’infanzia paritarie

Lo scudo fiscale ha salvato le scuole dell’infanzia paritarie. Con la finanziaria 2010 le materne paritarie erano in prima fila davanti alla ghigliottina dei tagli. Ben 135 milioni di euro su un stanziamento totale di 535 milioni.

L'approfondimento su L'Eco di sabato 23 gennaio

Lo scudo fiscale ha salvato le scuole dell’infanzia paritarie. Con la finanziaria 2010 le materne paritarie erano in prima fila davanti alla ghigliottina dei tagli. Ben 135 milioni di euro su un stanziamento totale di 535 milioni. In percentuale è il 25% in meno. Un salasso insostenibile anche per le 243 materne in Bergamasca che già da diversi anni procedono con l’acqua alla gola per garantire un servizio educativo a 23072 bambini.

«Senza scudo – dice Casimiro Corna, Presidente dell’Adasm/Fism di Bergamo - i tagli avrebbero soffocato le nostre materne che per reggere si sarebbero viste costrette ad aumentare le rette. Adesso è certo che i 130 milioni di tagli previsti siano stati recuperati. Mancano però all’appello 5 milioni di euro ». Un effetto positivo sul ritorno delle risorse perdute l’ha avuto la lettera che le scuole dell’infanzia paritarie lombarde hanno spedito a fine anno ai parlamentari rappresentanti il territorio, al Governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, e ai sindaci. Uno scritto abbozzato dall’Adasm che poi ogni presidente del consiglio di amministrazione delle materne paritarie intestava, declinava alla situazione locale e spediva. I tagli paventati, se attuati, avrebbero inoltre costretto a fare a meno di un numero importante delle 1400 educatrici e delle 600 operatrici che lavorano nelle nostre materne private.

L'approfondimento su L'Eco di sabato 23 gennaio

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