Ryanair, tre nuove rotte da Orio
O'Leary su Riggio: «Un idiota»

Due nuovi aerei a Orio al Serio e tre nuove rotte a partire da maggio per Marrakech (Marocco), Poznan e Breslavia (Polonia). Lo ha annunciato martedì 26 gennaio l'amministratore delegato della compagnia low cost Ryanair, Michael O'Leary, in una conferenza stampa a Milano. Gli aerei di Ryanair nello scalo bergamasco salgono così da 9 a 11: «La crescita di Ryanair va di pari passo con la crescita dell'aeroporto di Orio - ha detto O'Leary - il nostro obiettivo è quello di arrivare a 6 milioni di passeggeri nel 2010». 

L'ad della compagnia irlandese ha poi aggiunto che la base resterà Orio: «Abbiamo escluso Linate e in passato abbiamo avuto dei contatti con Malpensa, ma non ci sono spazi. Siamo in trattativa con altri quattro scali italiani, ma la nostra base resta a Orio». Durante la conferenza non sono mancati pesanti attacchi all'Alitalia e al presidente dell'Enac, Vito Riggio, dopo le ultime polemiche sui documenti di imbarco, per i quali Ryanair aveva minacciato di sospendere tutti i voli nazionali.

«La devono smettere con le politiche stupide. Riggio è un idiota, ha rilasciato dichiarazioni senza conoscere i nostri piani, poi lui magari pensa la stessa cosa di me - sono state le testuali parole di O'Leary - Mi riferisco a quando Riggio ha affermato che Ryanair rifiutava di accettare documenti non sicuri perchè voleva lasciare l'Italia. Noi invece rimaniamo e puntiamo a diventare presto la prima compagnia».

Ryanair continua quindi il piano di espansione in Italia aprendo dal prossimo maggio cinque nuove rotte e punta quest'anno a raggiungere 22 milioni di passeggeri trasportati sul network da e per il nostro Paese, superando Alitalia. Il piano di investimenti 2009-2010 per l'Italia è di 1,4 miliardi di dollari. In particolare, l'ampliamento della rete di collegamenti che in Italia si diramano da dieci basi per un totale di 295 rotte (da e per l'Italia) prevede tre nuove rotte da Orio al Serio, una da Torino e una da Treviso, entrambe per Ibiza. O'Leary, che non ha voluto anticipare i dati di bilancio 2009 che saranno resi noti lunedì prossimo, ha - tra le altre cose - voluto sottolineare che il traffico di Ryanair in Italia nel 2009 è cresciuto del 35% e la puntualità dei propri voli è del 93%. Contrario all'aumento delle tariffe aeroportuali, il manager del vettore low cost ha invece rilevato che «gli aeroporti devono abbassare i costi per crescere».

A proposito della polemica con l'Enac sui documenti di identità dei passeggeri, l'a.d. di Ryanair si è detto soddisfatto dell'accordo raggiunto con l'autorità dell'aviazione civile italiana per cui la compagnia accetta solo passaporti, carte d'identità e documenti di dipendenti statali mentre esclude le patenti di guida e qualsiasi altro documento, pratica che peraltro applica in tutti gli altri Paesi europei in cui opera, soprattutto a garanzia della sicurezza visto che il check in avviene via web. E a proposito di sicurezza, e in particolare dei body scanner, O'Leary ha osservato che ogni volta che c'è un'emergenza «politici e burocrati intervengono per mettersi in vista» ma «il problema non sussiste nei voli interni o europei mentre questi strumenti vanno bene per voli negli Usa e transatlantici».

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