Zanzibar: coppia di bergamaschi
bloccata in attesa di un volo

«Saremmo dovuti ripartire per l'Italia giovedì, invece siamo ancora in questo villaggio dove a volte manca persino la corrente elettrica». È il racconto-denuncia di un turista di Colzate, Andrea Bonfanti, 71 anni, imprenditore nel settore termoidraulico, che si trova con la moglie «bloccato» a Zanzibar.

Una sorta di appendice «forzata» alla vacanza (durata già due settimane), di cui turista bergamasco e consorte avrebbero fatto volentieri a meno. La coppia si trova nel villaggio Karibu, località Kiwengwa, un villaggio Ventaclub facente capo al gruppo Ventaglio. La società capogruppo I viaggi del Ventaglio Spa si trova in liquidazione con debiti di natura commerciale per 148 milioni di euro. Il gruppo ha ricevuto solleciti di pagamento per 16,9 milioni, ingiunzioni per 16,3 milioni, atti esecutivi per 10 milioni e pignoramenti per 4,8 milioni di euro.

«Qui al villaggio a volte mancano i tovaglioli o persino il latte o il caffé per la colazione», racconta il bergamasco. Un periodo davvero sfortunato per le vacanze a Zanzibar: dopo la denuncia di una turista bergamasca, finita in un villaggio (diverso da quello di cui parliamo stavolta, ndr) dove addirittura c'era da fare i conti con gli escrementi di topo, questa volta tocca alla coppia di Colzate, rimasta praticamente a piedi.

«Stando alle ultime informazioni che ci hanno dato - spiega Andrea Bonfanti, raggiunto telefonicamente a Zanzibar - la nostra partenza potrebbe avvenire martedì. Ma ancora non c'è nulla di certo: ci dicono che stanno aspettando l'ok da Milano. C'è gente che è bloccata qui da una settimana - racconta ancora l'imprenditore bergamasco - e qualcuno è veramente molto arrabbiato, tanto che il personale del villaggio ha dovuto persino chiamare la polizia per calmare gli animi. Io ho degli impegni di lavoro e devo tornare al più presto a Bergamo: qui ci stanno prendendo in giro, ho pagato più di 5 mila euro e non riescono a organizzarmi neppure il volo di rientro. Pensare che avevo anche scelto la business class».

Dal tour operator in questione, che abbiamo cercato di contattare telefonicamente, sabato non è stato possibile ottenere repliche alle accuse dei turisti bergamaschi. Abbiamo contattato anche lo stesso villaggio Karibu, ma dopo alcuni minuti di attesa ci è stato risposto che la responsabile era impegnata e che eventualmente ci avrebbe ricontattati. Intanto la coppia di bergamaschi (ma i turisti nella stessa condizione sarebbero parecchi e provenienti da diverse città) attende di sapere quando potrà tornare a casa.

«Stando così le cose - ha concluso Andrea Bonfanti - ho chiesto a mio figlio di informarsi per trovarci un volo di rientro alternativo. Faremo da soli, pagando ancora, anche se abbiamo già sborsato molti soldi. A questo punto l'importante è tornare a casa. L'agenzia di viaggi a dire il vero ci aveva sconsigliato di scegliere questo villaggio, non abbiamo ascoltato il consiglio perché in questo villaggio eravamo stati in passato già diverse volte e ci eravamo sempre trovati bene». «In questa fase di crisi e trasformazioni - avverte però l'esperto Dario Zambelli, presidente del Gruppo Bergamo Turismo - occorre ascoltare e seguire i consigli della propria agenzia di fiducia. E chi prenota online si informi e si affidi a operatori sicuri».
 Vittorio Attanà

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