Operaio egiziano muore schiacciato da una lastra di ferro in via Magrini

Tragico infortunio sul lavoro nel pomeriggio a Bergamo: un giovane operaio egiziano, Mohamed Mahboub, 26 anni, residente ad Arcore, nel Milanese, è morto schiacciato da una lastra di ferro del peso di 25 quintali.

La disgrazia è accaduta nel cantiere di via Magrini (foto di Yuri Colleoni), dove una ditta milanese per la quale lavorava, specializzata nella posa di reti per teleriscaldamento, sta eseguendo lavori per contro dell’Asm-Bas.

Secondo i primi accertamenti compiuti da agenti della polizia locale, della squadra mobile e da tecnici dell’Asl, il giovane egiziano stava lavorando su alcune tubazioni con un flessibile, quando è stato travolto dal pesante lastrone, che era appoggiato ad uno dei plinti del ponte ferroviario, in attesa di tessere posato a copertura degli scavi, alla fine della giornata di lavoro.Ancora non si sa con certezza che cosa abbia provocato l’improvvisa caduta della lastra: se le vibrazioni dei macchinari in azione nel cantiere, oppure un urto accidentale con una macchina per movimento terra. Fatto è che per l’operaio non c’è stato scampo. Dopo i primi interventi da parte dei compagni di lavoro, l’egiziano è stato soccorso dal personale di un’ambulanza del 118 che ha cercato di rianimarlo. Purtroppo, però, è stato tutto inutile: il giovane operaio è morto per lo schiacciamento della cassa toracica.

(11/08/2005)

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