Centri diurni per disabili
si all'intesa ma senza genitori

L'accordo è buono ed è frutto di molti mesi di lavoro per unificare la frammentazione dei trattamenti tra i diversi Comuni di tutta la provincia, ma alla fine proprio i diretti interessati - le famiglie - non l'hanno firmato (se non per presa visione dell'atto), lasciando che a dare il via libera all'intesa fossero «soltanto» l'Asl, il Consiglio di rappresentanza dei Sindaci, i rappresentanti delle cooperative interessate e i segretari di Cgil, Cisl e Uil. Stiamo parlando del protocollo provinciale sui Cdd, Centri diurni per disabili, un accordo tra gli Ambiti territoriali e gli enti gestori dei Cdd per la copertura dei costi aggiuntivi, già approvato dal Consiglio di rappresentanza dei Sindaci unitamente ai presidente delle Assemblee dei Sindaci lo scorso 21 gennaio.

Un'intesa economicamente sostanziosa se si pensa che le famiglie dovranno sostenere una quota mensile di 196 euro e 5 centesimi (con un incremento di 27 euro e 32 centesimi rispetto al 2008), il Comune di 478 euro e 76 centesimi (+66 euro e 71 centesimi rispetto al 2008) e l'Ambito di 382 euro e 27 centesimi (+53 euro e 27 centesimi rispetto al 2008) mentre l'Asl sosterrà il 50% della somma dei tre importi.

Poco prima dellla firma, avvenuta a mezzogiorno nella sede dell'Asl, in via Gallicciolli, le famiglie non hanno però interamente condiviso il contenuto dell'accordo (soprattutto sl versante economico, visto che è stata decisa una quota unica uguale per tutti indipendetemente dall'Isee), prendendone soltanto visione.

Per saperne di più scarica il testo dell'accordo in Pdf in allegato


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