Almé, donna uccisa a coltellate
Il presunto omicida tenta suicidio

Una 46enne di Azzonica di Sorisole - Lauretta Mazzola, sposata e madre di tre figli - è stata uccisa a coltellate nell'abitazione della cugina, al pian terreno di una vecchia casa ristrutturata di via Borghetto 2, nel centro storico di Almè. Nell'abitazione, in stato di incoscienza per aver assunto una massiccia dose di barbiturici, è stato trovato anche il padrone di casa, Ettore Ferrari, 55 anni, operaio, sposato e padre di tre figli, ora ricoverato in ospedale per essere sottoposto alle cure del caso.

Il drammatico fatto di sangue si è consumato attorno alle 18.30 di lunedì 15 marzo.

La ricostruzione di quanto accaduto è ancora al vaglio dei carabinieri di Zogno e di Villa d'Almè, intervenuti sul luogo del delitto, coordinati dal pm Franco Bettini. Secondo quanto è stato possibile sapere, i vicini di casa del Ferrari avrebbero raccontato agli inquirenti di aver sentito urla e grida provenienti dall'abitazione dell'uomo, placatesi poi all'improvviso dopo una violenta discussione.

A trovare il cadavere della donna in un pozza di sangue e il corpo del Ferrari in stato di incoscienza è stato il figlio di quest'ultimo, Fabio, 22 anni. Uscito dal lavoro, il giovane aveva telefonato a casa, ma non aveva ottenuto alcuna risposta, così era rientrato nell'abitazione di via Borghetto, ma nessuno gli aveva aperto. Da qui la decisione di rintracciare la madre, Luisa Mazzola, che si trovava al Centro anziani del paese a giocare a tombola con alcune amiche, per sapere dove fosse il padre e come mai a casa non gli aprisse nessuno.

La madre, ignara di quanto accaduto, avrebbe detto al figlio che il padre era a casa e di riprovare a suonare. Ripresentatosi davanti alla porta di casa e non ottenendo ancora risposta, il giovane ha buttata giù la porta con una spallata, trovandosi così di fronte alla drammatica scena.

Immediato la telefonata al 112 e al 118. La donna giaceva a terra colpita più volte alla gola con un coltello, mentre l'uomo respirava appena ed era in stato di totale incoscienza. Il Ferrari è stato subito soccorso e trasportato al policlinico san Pietro di Ponte San Pietro, dov'è tuttora ricoverato dopo essere stato sottoposto ad una lavanda gastrica: le sue condizioni non sarebbero gravi.

Per Lauretta Mazzola, invece, non c'era più nulla da fare.

L'ipotesi degli inquirenti, tutta ancora da accertare, è che Ettore Ferrari, in preda ad un raptus, abbia accoltellato Lauretta Mazzola e abbia poi ingerito i barbiturici per togliersi la vita. Tra le ipotesi sul tappeto, gli inquirenti non escludono nemmeno quella che tra i due potesse esserci una relazione.

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