Cronaca / Valle Brembana
Giovedì 18 Marzo 2010
Ettore Ferrari è ancora in coma
Gip: arresto e custodia in carcere
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Resta rinviata a data da destinarsi l'autopsia sul corpo della vittima, uccisa con un paio di forbici, che l'hanno colpita tredici volte. Almeno tre i colpi mortali inferi alla dnna, 46 anni, residente ad Azzonica di Sorisole. Il pubblico ministero titolare dell'inchiesta, Franco Bettini, ha deciso di aspettare a far eseguire l'esame autoptico proprio per consentire a Ferrari, una volta uscito dal coma, di nominare – qualora lo desiderasse – un perito di parte che possa partecipare all'autopsia.
Un primo esame del corpo della quarantaseienne ha confermato che la donna è stata colpita da almeno 13 fendenti, tre delle quali avrebbero raggiunto organi vitali: dunque la donna sarebbe morta in pochi minuti, probabilmente non per dissanguamento.
Le coltellate le sono state inferte all'addome e sulla schiena. Lauretta Mazzola si è difesa prima di morire. L'autopsia dovrebbe anche chiarire se ci sia stato o meno un rapporto sessuale tra i due prima del delitto e se la donna fosse consenziente.
Gli inquirenti stanno cercando di capire se Ettore Ferrari e Lauretta Mazzola avessero una relazione. Quando è stata ammazzata la donna indossava soltanto una maglietta: l'omicidio è stato compiuto alle 14,40, mentre l'orario in cui Ferrari ha assunto l'ingente dose di farmaci e barbiturici non è ancora stato chiarito.
Potrebbero comunque anche essere passate delle ore, durante le quali l'operaio della «Rulli Rulmeca Spa» di Almè ha ripulito del sangue la stessa vittima, le forbici utilizzate per ammazzarla e il piccolo appartamento di via Borghetto, nel cuore di Almè. Tracce di sangue sono state tuttavia rilevate dai carabinieri della Scientifica durante il soprallugo un po' dappertutto nella casa.
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